Su 45 opere di argomento filosofico fin qui catalogate, 27 titoli risultano pubblicati fra il 1633 e il 1728: fra la Monarchia Messiae e i Discorsi della libertà sul buongoverno della Chiesa scritti da Tommaso Campanella nel periodo dell'interdetto contro Venezia, fino al manuale di logica del matematico napoletano Nicola De Martino, in un periodo cioè molto vicino o contemporaneo all'attività e agli studi di Ascanio Varese.
Fra gli autori predominano i religiosi: lo erano i due già citati, e poi ci sono gesuiti -come Francisco Suarez, il cardinale Francisco Toledo primo del suo ordine o Pierre Gautruche (1602-1681) autore di manuali per le scuole e l'agostiniano Pietro Conti, reggente degli studi nel Convento di Ancona, ma insegnante al contempo anche a Venezia e Padova.
A trattati complessivi come l'Organum philosophicum, si affiancano opere di logica e dialettica con una netta propensione per la Scolastica e l'Aristotelismo, come la Philosophia rationalis o la Philosophia Scoti del frate minore Jean Gabriel Boivin oltre a commenti e discussioni sulla metafisica e sull'anima: a partire dal XIV secolo a Padova si era venuta affermando una vera e propria scuola -grazie ad Albertino Mussato, Pietro d'Abano e Marsilio da Padova prima e a Paolo Veneto, Gaetano da Thiene (1387-1465) e Nicoletto Vernia poi- che privilegiava l'indagine delle scienze naturali e considerava i dati naturali controllabili e confutabili come fonte di conoscenza, anche in chiave antireligiosa. Fra gli scaffali anche gli otto volumi del commento alla Metafisica di Aristotele di Niccolò Arnù (1629-1692) che ne teneva la cattedra all'Università di Padova.
Diversi i trattati di argomento morale: lo Speculum humanae vitae di Rodrigo Sanchez de Arèvalo, che nella prima parte tratta dei diversi stati sociali "temporali" dall'imperatore all'artigiano, nella seconda si occupa di quelli religiosi seguendo tutta la gerarchia a partire dal papa. Anche in questo caso vale la pena porre l'attenzione su opere di professori dello Studio Padovano: la virtù come via per la felicità dell'uomo proposta dall'accademico Infiammato Alessandro Piccolomini nel Della istituzione di tutta la vita dell'uomo nato nobile e l'interpretazione etico-morale dei miti degli antichi nelle Mythologiae del Conti già citato sopra, una sorta di enciclopedia che ebbe un grande successo e venne ristampata molte volte.
Fra gli scaffali si trovano poi l'esortazione di Giusto Lipsio alla costanza -di tradizione stoica ma moderata dalla fede- di fronte alle sventure dell'esistenza cui si accompagnanomi precetti dietetici della Vita sobria del veneziano Alvise Corner, che seguendoli raggiunse -a suo dire- il secolo di vita, conferma vivente del successo del suo metodo; il vescovo di Nicosia Filippo Mocenigo e le sue Vniuersales institutiones dirette all'educazione dei giovani chiamati a difendere l'ortodossia contro i nemici della fede fino alle operette morali del poligrafo padovano Girolamo Muzio più celebre ai suoi tempi come esperto di cavalleria e duelli.