VII - Storia e Geografia

Croniche di messer Giouanni Villani (BUPd, 48.b.48)Molto ricca la sezione, ben documentata da opere sia italiane che straniere redatte prevalentemente in latino. Apre la rassegna insieme ad alcuni trattati generali e di cronologia, anche in compendio - per esempio gli Annales Mundi dello storico gesuita e cartografo Philippe Briet (1601-1668) o l'Emendatio temporum del domenicano Giovanni Maria Tolosani, più noto per aver confutato la teoria copernicana- la Methodus di Jean Bodin: una riflessione metodica su come indagare la realtà del passato e del presente per scoprire i meccanismi che muovono le azioni umane dal momento che le lezioni della storia costituiscono la guida più sicura della scienza politica.

Proseguendo nell’indagine, è possibile articolare la materia in alcune sottosezioni, partendo dalla storia europea vista attraverso le Historie di Alfonso Ulloa -spagnolo trapiantato a Venezia dove finì per concludere la sua vita nelle Prigioni per una licenza contraffatta- cui si aggiungono opere sulle storie nazionali di FranciaInghilterra e delle terre del nord; segue la storia d’Italia, proposta dapprima nel quadro generale delle Historie scritte da Paolo Giovio arrivando ai trattati dedicati a singole città: Firenze nelle Croniche del Villani, la Ferrara degli Este raccontata da Giovambattista Giraldi Cinzio -più noto come poeta e drammaturgo- e qui presente nella traduzione italiana, cui è possibile affiancare le storie della casata d’Este di Giovanni Battista Pigna nella traduzione latina di Giovanni Baro. E ancora la storia delle Isole Tremiti del canonico lateranense Benedetto Cocarella da Vercelli (m. 1540) e l’epitome tracciata dal Tesauro sulle dominazioni barbariche, principale fonte storica di cui si avvalse Manzoni per l'"Adelchi". 

Aldo Manuzio, Vita di Cosimo de' Medici (BUPd, 40.a.33)Diversi anche i volumi sulla storia dello stato Veneto, come quelli di Giovan Battista Vero (1600-1684) che già al servizio della famiglia Barberini a Roma, fu bibliotecario capitolare a Padova e diplomatico; particolare attenzione viene dedicata alle vicende di alcune delle sue città più importanti Bergamo,  Treviso  e naturalmente  Venezia, la città che era riuscita a creare con l’equilibrio delle magistrature -studiato da Marcantonio Sabellico- la concordia fra le classi dei nobili e del popolo.

Fin dal modello delle Vite parallele di Plutarco e di quelle dei Cesari di Svetonio, trovano posto qui anche le narrazioni della vita, delle scelte e delle azioni di quegli uomini (decisamente assenti le donne) capaci attraverso di esse di fare la Storia e di essere protagonisti di molte storie: fra gli scaffali si potevano leggere così la vita di Marco Aurelio accanto a quella di Jacopo FoscariniCosimo de’ Medici, o di Alfonso d’Este; come anche i resoconti sulla guerra di Cambrai o quella contro i Turchi di Accolti il vecchio, o ancora la vittoria navale su Federico Barbarossa.

Molte anche le opere di storia della Chiesa universale, a partire da quella monumentale del Fleury in 20 volumi in-folio accanto a quella in abrégé del Du Pin, e di quella particolare, studiata attraverso le vicende di comunità più ristrette come quella di S. Anastasia di Roma, o quella di Bergamo.

Tradizionalmente legata alla storia, la geografia descrive addentrandosi nei particolari le peculiarità dei territori su cui si dipanano le vicende degli uomini, dalla catalogazione delle diversità morfologiche fino alla descrizione di quelli che sono gli usi e costumi delle civiltà che si sono insediate in un determinato territorio (etnologia) alla descrizione di singoli luoghi (topografia): tra gli scaffali si potevano leggere così la prima edizione dell'introduzione alla geografia di Clüver fondatore della geografia storica e il manuale geografico di Jacques Robbe con un trattato sull’arte della navigazione, ma si poteva anche trovare il Milione di Marco Polo in una rara edizione in lingua italiana, l'edizione tascabile dell'Ortelius in formato oblungo, una traduzione spagnola dell'opera di Johann Boehme (1435-1585) in cui si descrivono i costumi, la morale e il pensiero delle antiche popolazioni di Europa, Africa e Asia forse il primo tentativo sistematico di etnografia e la descrizione della Città eterna. Trova posto qui anche la letteratura sul viaggio, dall’Itinerario delle poste di Ottavo Codogno, pratico strumento per un mondo in continua espansione percorso da viaggiatori alla scoperta dei tesori d’arte e di cultura di cui poi raccontano nei loro diari di viaggio come Balthasar de Monconys o Jacob Spon L'opera è una traduzione di "Voyage d'Italie, de Dalmatie, de Grece, et du Levant.

Philipp Clüver, Introductionis in universam geographiam libri 6 (BUPd, 49.a.170)