Sono stati raccolti qui 36 titoli di opere che studiano i fondamenti della vita e delle relazioni sociali e lo sviluppo delle società umane e delle loro istituzioni, sia nella dimensione civile che sotto la prospettiva religiosa: ambiti che spesso finiscono coll' intersecarsi fra loro e al punto che risulta talora difficile assegnare un'opera più all'una che all'altra disciplina.
Punto di partenza il diritto: quello "civile" e quello "canonico", l'insieme cioè delle norme che regolano rispettivamente i rapporti tra le persone e quelle che regolano la vita dei fedeli e delle strutture ecclesiastiche dipendenti dalla Chiesa cattolica di Roma: in biblioteca se ne potevano consultare le fonti, come edizioni di singole bolle come quella della Crociata, oppure i bollari -opere cumulative che le raccoglievano o per pontefice o a partire da una certa data- volumi molto pesanti e di grande formato; poi c'erano anche raccolte di sentenze, di atti e relazioni processuali con particolare attenzione a quelle che coinvolgevano l'Ordine dei Canonici Lateranensi. Trovano posto qui volumi che toccano questioni "scottanti" come la disputa fra Paolo V e Venezia che portò all'Interdetto e in cui fra' Paolo Sarpi giocò un ruolo importante a difesa degli interessi dello Stato veneziano o la disputa sul giuramento di fedeltà cui Giacomo I d'Inghilterra costrinse i sudditi cattolici nel 1606, in cui intervenne anche il card. Bellarmino per difendere l'autorità papale; ma anche opere sulle questioni d'onore -aspetti molto presenti nella cultura seicentesca- come la miscellanea con le Risposte cavalleresche e Il duello di Girolamo Muzio o il Dialogo dell’honore di Giovan Battista Possevino, uno dei testi più importanti della tradizione rinascimentale di scritti sul tema della nobiltà e del duello per "punto d'onore", stampato postumo a Venezia nel 1553 per le cure del figlio dell'autore, Antonio Possevino.
Non mancano raccolte su singole problematiche del diritto: per esempio sul peculio dei religiosi (cioè il piccolo patrimonio di cui il religioso poteva godere e amministrare ma di cui non aveva la proprietà), o sul censo ecclesiastico (quella rendita annua perpetua che gravava un determinato bene immobile -casa o terreno- e che aveva lo scopo di garantire nel tempo il mantenimento di una data chiesa o struttura ecclesiastica) che Celso Maffei cerca di difendere dalle mire del Senato Veneto desideroso di appropriarsene. Utili ausili per i confratelli chiamati ai gradi più alti dell'ordine, i manuali per esercitare la professione dell'avvocato come quello scritto a cura del veneziano Francesco Sansovino, figlio naturale del grande architetto Jacopo, dottore in legge e letterato, amico di Pietro Aretino ma anche quelli per effettuare al meglio la valutazione dei candidati all'episcopato, con tutti i riferimenti utili per rivolgere le domande in ambito giuridico e sacramentale corredati delle corrette risposte.
Diversi i libri che trattano dell'educazione dei giovani: è il caso del Paedagogus di Johann Thomas Freige che tocca tutte le discipline dalla grammatica alla medicina o la traduzione francese dei Pensieri sull'educazione del filoso inglese John Locke, o del manuale per la gioventù studiosa di Clemens Berg professore a Duisburg. Fra essi un gruppo di volumi che si inseriscono in un vero e proprio genere letterario, l'institutio principis, visto che si occupano con particolare attenzione proprio della formazione del principe ideale, chiamato da adulto a decidere con giustizia e clemenza, della vita e del benessere dei suoi sudditi: l'Institutione del principe cristiano del francescano Antonio de Guevara (tradotta dall'originale spagnolo); la Pratique de l'education des princes del discusso Antoine de Varillas (1624-1696) di cui è presente anche la Politique de la Maison d’Autriche, opera con cui si era fatto apprezzare al punto che Colbert lo aveva fatto nominare storiografo reale alla corte di Luigi XIV. La precettistica politica arriva ad essere molto dettagliata toccando aspetti eterogenei dell'azione del sovrano, dalle virtù da coltivare alla scelta dei ministri negli Auuedimenti civili di Giovan Francesco Lottini al modo di creare, conservare e accrescere il tesoro pubblico fino ad estendersi ai doveri del cortigiano nel trattato di Eustache de Refuge.
Un'analisi della origine e organizzazione dello stato, e le sue riflessioni sull'articolarsi delle forme di governo e sui rapporti fra il sovrano e la collettività viene svolta nelle Origines juris civilis di Gravina mentre Jean Bodin nei sei libri della repubblica spiega cosa si debba intendere per cosa pubblica (res publica): la comunità politica, non una forma di governo, conforme a certi valori morali di giustizia, ragione ed ordine di cui la famiglia è il modello e l'immagine; Carlo Antonio Bertelli (1637-p.1676) intitola la sua opera con un riferimento a Tacito e al mito ateniese dei sacerdoti che traevano i loro oracoli dalla fonte di cerere, espediente puramente funzionale all'articolazione in capitoli intitolati "Vaticini", dei suoi consigli per il buon funzionamento dello stato.
L'Espion du grand Seigneur versione francese del romanzo epistolare scritto dall'avventuriero genovese Giovanni Paolo Marana anticipa le Lettres Persanes di Montesquieu criticando -sotto la finzione della scoperta di un carteggio della spia turca Mahmut, inviata in Europa dalla Porta di Costantinopoli per carpire informazioni sul mondo occidentale- le convenzioni sociali dei Francesi, i gesuiti, le pratiche religiose dei cristiani; mentre nel Vaticinium in versi di Girolamo Amaseo -opera a metà tra la "fantapolitica" e il genere delle "profezie"- l'autore immagina il ritorno dell'età dell'oro auspicando dapprima un intervento dei francesi contro i Turchi a sostegno della Serenissima, e in seguito la conquista di tutto l'Oriente per mano di Luigi XII affiancato dal Papa,e di tutta l'Africa da parte del re di Aragona.