I reperti di Chiuppano

Nel febbraio del 1917 a Chiuppano venne realizzata per scopi militari una nuova stazione ferroviaria. Nel corso dei lavori, ad una profondità di circa 60 cm, emersero tre tombe di epoca romana costituite da cassette in laterizio contenenti resti di individui incinerati. I materiali pertinenti alle sepolture risultano attualmente dispersi, fatta eccezione per due manufatti recuperati da Guido Cibin e conservati nella sua collezione: si tratta di un bicchiere e di un piatto in ceramica comune depurata, che testimoniano l’usanza tipica del rito funebre romano di deporre cibi e bevande accanto ai resti dei defunti al termine di libagioni e banchetti.

Del ritrovamento venne data notizia dopo una ventina d’anni grazie ad Alessio De Bon (Romanità del territorio vicentino, Vicenza 1938, p. 59): le sue brevi indicazioni sono ad oggi tra le poche disponibili sullo scavo.