Teopisto Strolin

Teopisto Strolin (Schio, 1868-1951)“Dall’aspetto rude, che recenti lutti rendono più cupo, egli è il tipico lavoratore di razza: nella sua fatica pesante non conobbe sosta né riposo: di poche parole, ma ben coniate come le sue monete, è sempre pronto a parteciparvi la sua scienza e la sua passione”.

Con questi brevi ma incisivi tratti mons. Girolamo Tagliaferro descrisse lo scledense Teopisto Strolin (Schio, 4 ottobre 1868 - 15 maggio 1951) in un articolo a lui dedicato sul "Bollettino Parrocchiale di Schio" del 1 luglio 1935, quando il collezionista si trovava oramai alle soglie della pensione. Un personaggio veramente interessante, carismatico e non banale, un collezionista a tutto tondo oltre che un intenditore d’arte nel senso più ampio del termine, ed in particolar modo di dipinti, di arredi per il culto e, ovviamente, di monete, la sua più grande passione.

Strolin Teopisto Teofilo (due nomi propri di origine greca, davvero poco comuni, dai significati importanti di “credente in Dio” e “amico di Dio”) nacque a Schio, precisamente in “San Filippo”, l’attuale via Castello, il 4 ottobre del 1868 da una famiglia di modeste possibilità economiche. I genitori, Alessandro Strolin e Lucia Silvestrini, sono genericamente ricordati come “artigiani”, ma il nonno e lo zio paterno agli atti dell’anagrafe figurano come “macellai”. Teopisto portò avanti la tradizione famigliare, dal momento che ci viene ricordato come fosse, “per necessità”, custode del Civico Macello di Schio.

Probabilmente non ebbe la possibilità di proseguire i suoi studi oltre la scuola primaria, tuttavia mosso da una fervida passione, si creò una cultura storica da autodidatta che aveva pochi eguali nella zona, e una ancor più grande conoscenza numismatica che gli permise di entrare in contatto con importanti studiosi della materia di quei tempi. Conoscenza che egli era sempre pronto a condividere “senza alcuna boria culturale” con chiunque si recasse da lui.

Si sposò il 21 febbraio del 1892 con Angela Marcante, dalla quale ebbe cinque figli: Alessandro (nato e morto nel 1892), un altro Alessandro, Lucia, Elisabetta e Giovanni Battista (nati, rispettivamente, nel 1895, 1897, 1898 e nel 1901). Il maggiore nel 1929 emigrò negli Stati Uniti e lo si può trovare menzionato, con la moglie Emma Ciscato ed il figlio, tra i residenti di Union City nel New Jersey in un documento del censimento americano del 1940.

Teopisto Strolin morì a Schio all’età di 82 anni, il 15 maggio del 1951. Nel 2014 parte consistente della sua raccolta numismatica è giunta in possesso del Comune di Schio per volontà testamentaria della nipote ed erede Angela Lucia Strolin. Nel 2015 il Comune di Schio ha stretto un accordo di collaborazione scientifica con il Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova per il riordino, la catalogazione e lo studio della collezione e per la progettazione di una mostra tenutasi nell'autunno 2017.

 

Per un approfondimento sulla figura di Teopisto Strolin e sulla sua collezione numismatica:

A. Cattaneo, La collezione numismatica di Teopisto Strolin donata al Comune di Schio, in “Archeologia Veneta”, XXXIX, 2016, pp. 222-239.

A. Cattaneo, “Di poche parole ma ben coniate, come le sue monete”. Teopisto Strolin e la sua collezione numismatica, Catalogo della Mostra (Schio, 24 settembre - 26 novembre 2017), Schio 2017.

A. Cattaneo, Recognizing hoards in collections. A possible III century hoard from the Strolin Collection in Schio (VI), in Group and individual tragedies in Roman Europe. The evidence of hoards, epigraphic and literary sources, a cura di C. Gazdac, (“Journal of Ancient History and Archaeology. Monographic Series”, 1), Cluj-Napoca 2020, pp. 149-163.