1918. La caduta a pochi metri dal traguardo

Il plico ritrovato nelle soffitte dell'Antonianum non contiene molte testimonianze fotografiche dell'ultimo anno di guerra, se si escudono quelle scattate nei periodi di licenza. In compenso però include lettere e cartoline che ci permettono di ricostruire - seppur in maniera parziale - quel 1918 di cent'anni fa.

Mercatali Parti_r

Tornato in Italia nel giugno del 1917, Mercatali viene assegnato al 50° Reggimento di fanteria della Brigata Parma. Si trova ad operare sul Tagliamento finchè, dopo la rotta di Caporetto, la Brigata si raduna nei pressi di Padova alle dipendenze della 20° divisione (X Corpo d'armata). In seguito la Parma viene spedita a coprire la zona di guerra tra la Val Camonica e l'Altopiano di Asiago. Da qui Giuseppe spedisce una cartolina alla madre il 26 marzo del 1918 in cui la prega di partire e di fare presto. Probabilmente è molto preoccupato della vicinanza di Padova al fronte, dopo la rotta di Caporetto, e infatti di lì a poco la madre si trasferisce a Torino con la figlioletta Rita. Probabilmente Teresa sceglie questa città perchè vi abitava la famiglia del fratello - ma non è da escudere che inizialmente vi si fosse recata per trovare e riportare a casa la figlia Ginevra, fuggita con grande scandalo dalla religiosità opprimente che si respirava in famiglia (fonte: pronipote Carla Grego). A Torino Teresa, tornata Gemelli dopo la morte del marito, porta Rita all'Ospedale Mauriziano e dal medico dei profughi, ma tutti gli specialisti le confermano che la figlia soffre di una grave malattia cardiaca congenita.

Da una lettera della madre datata 14 luglio 1918: Figlio mio (...) faccio seguito alle notizie di Rita visitata da altri due medici fra i quali uno fra i primari del Mauriziano che confermò, meno brutalmente ma con la stessa misura la prima diagnosi. Feci poi passare il suo certificato al medico dei profughi (...) il quale visitata a sua volta la bambina mi ha messo una mano sulla spalla dichiarandosi pronto a rilasciarmi qualunque certificato, anche presso la R. Prefettura a beneficio della bambina, perché il suo caso (vizio cardiaco congenito) merita ogni riguardo (...) non può avere vita lunga.


Mercatali Ritratto

Un momento di licenza di Giuseppe sul Lago di Garda, dal quale manda alcune foto alla madre. Sul verso della foto: Alla mia cara mamma. Tuo Beppe. Lago di Garda, Porto Tignale (Gardola – Brescia – agosto 1918).

Mercatali Ritratto 4

Dopo la morte del figlio la madre scrive sul verso della foto: I nostri affetti non hanno il loro epilogo quaggiù: quante cose rimangono a dirsi, quante cose non furono spiegate… tutto è spezzato ma tutto continua; il presentimento dell'eternità è un presagio del Cielo. O figlio, figlio mio! 1° gennaio 1919.

 

Gli eventi sembrano procedere senza grandi scosse e il 22 agosto 1918 Mercatali - in qualità di tenente del 50° Reggimento fanteria - riceve la Croce al merito di guerra. Ma al principio di ottobre (a un mese esatto dalla fine della guerra) due lettere indirizzate a Teresa da Bruno Chiarelli, figlio di una sua sorella e quindi cugino di Giuseppe nonchè suo compagno d'armi, mettono la madre in allarme - nonostante il tono ostentatamente rassicurante del nipote. Capiamo subito che Giuseppe di fatto non è in grado di scrivere; e infatti nella lettera del 3 ottobre abbozza giusto uno scarabocchio: saluto affettuosissimo a tutti. Beppe. È stato contagiato dalla cosiddetta influenza spagnola, una pandemia influenzale che tra il 1918 e il 1920 mieterà decine di milioni di vittime in tutto il mondo.


Mercatali Lettera cugino_r
Mercatali Lettera cugino2_r

Di seguito la trascrizione delle due lettere, entrambe indirizzate a Teresa Mercatali, Piazza Vittorio Emanuele I n°15, Torino. La seconda reca sul verso il timbro dell'Ospedale militare di Vicenza.

3/10/1918 Carissima zia,

pel desiderio di mandarti anch'io un saluto, risparmio a Beppino il piccolo disturbo di scriverti egli stesso, trovandosi coricato con leggera febbre reumatica. Siccome poi qui fa un tempo indiavolato e freddo, e non c'è modo di curarsi, dietro consiglio del medico egli scenderà per qualche giorno in un ospedale qui vicino, per guarire l'indisposizione che già accenna a migliorare. Beppe m'incarica di dirti che ti darà sue notizie ma che tu non stia in pensiero se per caso esse dovessero tardare un po'. Sta tranquillissima. Ti prego di salutare i cugini, e ti arrivi un bacio dal tuo aff. Bruno.


Vicenza, 6/10/918 Carissima zia,

insieme con Beppe mi sono ammalato anch'io. Siamo nello stesso ospedale. Egli mi incarica di darvi sue notizie perché avendo l'influenza teme che scrivendo lui personalmente possa darvi contagio. Penserò quindi io a darvi sue notizie anche in seguito. Ora egli ha un po' di febbre di più cause, anche lo strapazzo del trasporto. Ma fra due giorni il ciclo del male sarà certo passato. Intanto Beppe vi manda a dire che non appena sarà completamente guarito verrà in licenza.

Ciao zia, a tutti i baci di Beppe e i miei.


Mercatali Telegramma

Dopo pochi giorni Teresa riceve un telegramma che la informa delle condizioni gravi del figlio.

Mercatali Vicenza seminario_r

L'Ospedale militare di Vicenza era stato allestito nel Seminario vescovile della città. Sul verso della cartolina la madre scrive: Seminario di Vicenza, dove vidi spirare il figlio mio Peppino. 11 ottobre 1918.

Tra la documentazione c'è anche un breve diario scritto dalla madre dopo la morte di Giuseppe: una ventina di pagine manoscritte in cui Teresa continua in modo quasi ossessivo a rivolgersi al figlio. Quello che emerge da questo "dialogo" straziante, interrotto ogni tanto da preghiere e invocazioni di salvezza, è soprattutto l'angoscia di una madre smarrita di fronte alla perdita di un figlio a lei così emotivamente legato.

 

Mercatali. Diario della madre (particolare)


Trascrizione di un brano particolarmente rivelatore del diario della madre:

Padova 22 novembre 1919 ore 10 ½

I tuoi libri venerati o benedetto figlio mio, quei libri che "follemente amasti" oggi finalmente andarono là dove tu non li avevi destinati. Tu li avevi lasciati alla Biglioteca (sic) Universitaria, questa non ha potuto soddisfare il tuo desiderio, ed io quindi ho creduto meglio farne un dono al Pensionato Universitario piuttosto che trattenerli in casa o dargli (sic) ad altre Biblioteche; se non interpreto il tuo desiderio, perdonami figlio benedetto mio santo, tendimi le braccia, sorridimi, aiutami a vivere bene questi miei ultimi giorni tanto travagliati per venire a te, a tutti i nostri cari. Beppe mio, mi vedi nel cuore? Beppe mio, sempre così, mai un giorno debolmente ricordato, sono immedesimata in te, la tua morte materiale è immedesimata colla mia infelicissima vita, ma più in alto (...) il pensiero, l'animo, la fede, la speranza mi fa sperare in una fusione ben più sublime; ti cerco quaggiù e ti trovo in ogni più intimo visibile angolo della casa, tu imperi ovunque nella derelitta tua dimora, ma imperi soprattutto in modo sovrumano nelle più recondite fibre di tutto il mio essere. Sono con te come se fossi impastata del tuo sangue, come se ogni mio respiro lo chiedessi prima a te per mantenermi in vita. Se un sorriso spunta sul mio labbro, muore nascendo poiché la tua agonia là nel letto di morte ha steso dinanzi ai miei occhi, agli occhi del cuore, un sudario di dolore che è spasimo continuo, spasimo che la fede addolcisce. Non sembra vedendomi e parlandomi, ma tu lo sai e ne trai motivo di buoni frutti e chiedi a Dio di intensificare questo dolore perché mi avvicini al cielo. Così sia. Requiem. Beppe, i tuoi libri stanno facendo le vie di Padova, io li seguo consolata, io sono compresa da mille cambiamenti.


Mercatali. Prima pagina Antonianum

Il 29 novembre 1931 esce un numero del giornalino L'Antonianum dedicato agli studenti del Pensionato e della Scuola di religione morti durante la Grande Guerra. Tra i loro nomi anche quello di Giuseppe Mercatali. Il numero viene spedito al fratello Sign. Gabriele Mercatali, Capo stazione di Beseno (Trento).

Mercatali. Elenco Antonianum bollettino

 

Dall'articolo di apertura, dove tredici anni dopo la fine del conflitto la pietà e la commozione hanno lasciato il posto a una retorica infiammata e ampollosa:

Perchè il voto quest'anno formulato che l'Antonianum continui ad educare ancora molti giovani al suo ideale, che è Religione e Patria, Scienza e Fede, Purezza e Carattere, potesse avere la migliore garanzia di compimento, null'altro parve più atto a ciò che far conoscere ai giovani i loro eroici fratelli del Pensionato e della Scuola di Religione, i due grandi ceppi della famiglia dell'Antonianum, che offrirono le loro fiorenti vite per la difesa e la grandezza della Patria. In essi infatti risplendette, fulgido, il vero spirito di cristiani e cittadini perfetti, spirito che corrisponde all'ideale propostosi dall'Antonianum, nell'educazione dei giovani ad esso affidati: Fide et Patria.

(...) In Italia dopo il Concordato, ch'io mi permetto di definire con una frase storica pronunciata da Pio VII a proposito del Concordato di Napoleone: - Atto cristianamente eroico - anche la Pace cementa gli animi, in particolare quando tutti si riuniscono a ricordare ciò che di più bello ha l'umanità, la giovinezza offerta in olocausto sull'altare della Patria.


Mercatali Municipio Padova

Il monumento ai caduti della Grande guerra di Padova - la cosiddetta nuova facciata del Municipio, conclusa nel 1933 - accoglie tra gli altri il nome di Giuseppe Mercatali

Anche l'Università di Padova ha voluto rendere omaggio ai 200 studenti morti durante il primo conflitto mondiale. Sul grande portone di bronzo che dà accesso al Cortile nuovo di palazzo del Bo - realizzato nel 1923 dalla fusione di materiale bellico avversario - sono scolpite due grandi figure rappresentanti il Diritto e l'Amor patrio. Queste reggono rispettivamente due targhe dove sono incisi i nomi degli studenti caduti, incluso quello di Mercatali. Probabilmente quindi Giuseppe si era iscritto all'università: "Finita la guerra avrebbe voluto continuare gli studi per diventare giornalista a Padova, sua città natale." (fonte: Fronte Macedone)

mercatali portone università intero
Mercatali portone università dettaglio