Non reca tracce dei suoi possessori passati, ma con ogni probabilità ne accompagnò diversi attraverso la nostra penisola l’esemplare inglese dell’Itinerarium Italiae del belga Franz Schott (1548-1622), spesso italianizzato in Francesco Scoto. Pubblicato per la prima volta in latino ad Anversa in occasione del Giubileo del 1600, esso costituisce il primo tentativo di strutturare in una sistematica guida d’Italia sia informazioni relative ad itinerari, percorsi e distanze, sia dati e curiosità sulla storia, l’arte, gli usi e i costumi delle città attraversate, senza trascurare un apparato illustrativo di piante e vedute di monumenti.
Essa divenne un prototipo per molte altre pubblicazioni di viaggio e conobbe uno straordinario successo, dimostrato dalle numerose edizioni, protrattesi fino al 1761, e dalle traduzioni in francese, italiano ed inglese, come questa donata al Museo che fu pubblicata a Londra dall’editore Griffin nel 1660. La guida accompagna il visitatore attraverso l’Italia continentale, con un focus particolare sulla città di Roma, per poi proseguire in Sicilia e a Malta.
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