il Sistema Bibliotecario di Ateneo: dall'idea alla Realizzazione

di Laura Tallandini

Da dove siamo partiti
«La prima carta d'identità di una Università degna di questo nome sono le biblioteche.
Basta confrontare la vergognosa degradazione della nostra Università con una piccola qualunque Università del mondo civile… per cogliere il completo abbandono del settore negli ultimi decenni…
…Le biblioteche sono il laboratorio culturale di base per qualunque operatore universitario. Nelle biblioteche nasce l'interdisciplinarietà e solo attraverso le biblioteche l'indispensabile isolamento specialistico del lavoro del ricercatore si ricompone in uno schema culturale di più ampio respiro»

Cesare Pecile, Per Portar la toga (di Rettore) – 1981


SBA 26 anni (1987–2013)
Al 1987 risale l'ultimo intervento istituzionale di Cesare Pecile sull'assetto e la possibile evoluzione dei servizi delle 120 biblioteche di allora. Il Sistema oggi è il risultato di un impegnativo lavoro che inizia con l'analisi voluta e condotta da Cesare Pecile alla fine anni 80, e la conseguente decisione dell'Ateneo di dar vita a un Sistema Bibliotecario a fronte dell'universo spezzettato di biblioteche.
L'attuazione del Sistema Bibliotecario ha richiesto un'attività quasi trentennale, con diverse fasi di sviluppo, e ha impegnato numerosi attori.


SBA in cifre

Dati del Sistema BibliotecarioAnno 2012
Biblioteche (Unità amministrative)38
Punti di servizio57
Superficie totale mq31.234
Ore di apertura112.171
Posti di lettura2.662
Postazioni informatiche per l'utenza412
Volumi prestati197.042
Utenti studenti che hanno partecipato ai corsidi biblioteca sulle risorse elettroniche5.245
Patrimonio librario stimato2.139.025
Monografie acquistate nell'ultimo anno30.488
Libri elettronici disponibili in rete68:665
Periodici cartacei correnti6.331
Periodici elettronici disponibili43.900
di cui in abbonamento17.053
Articoli scaricati dai periodic elettronici1.278.109
Articoli reperiti e forniti all'utenza da periodici non posseduti13834
Banche dati712
Personale incardinato nel Sistema bibliotecario212

SBA 2013 dall'idea alla realizzazione


Il processo di sviluppo dello SBA si può sintetizzare in 4 fasi:

1987–1992: analisi e disegno
1992–1998: la messa in opera
1998–2011: crescita e consolidamento del sistema
2012– : il Sistema entità riconosciuta come infrastruttura di servizio, attenta al futuro



SBA: dall'idea alla realizzazione
1987–1992: analisi e disegno


La prima fase, su cui ha relazionato Francesco Favotto, è la fase della messa in evidenza del gap organizzativo dell'Ateneo rispetto agli standard internazionali evoluti nel settore della Biblioteca, porta alla prospettiva di un Sistema Bibliotecario con:

  • un centro di coordinamento, il CAB
  • «un» progetto di partenza: la digitalizzazione del catalogo, drivertrasversale a tutto l'Ateneo di:
    • (ri)organizzazione
    • professionalizzazione
    • sviluppo di servizi all'utenza


SBA: dall'idea alla realizzazione
1992–1998: la messa in opera


Il progetto del catalogo on-line: partenza in ripida salita con molte vischiosità organizzative e culturali:

  • difficoltà di reclutamento dei bibliotecari
  • lotta con un applicativo imperfetto (in progress), con le politiche nazionali Roma-centriche (ministeriali) e non utenti-centriche, con forte scetticismo locale sulla reale valenza del progetto (anche in CASAB)

Fattori chiave di successo:

  • formazione
  • nuova politica delle assunzioni
  • adesione delle biblioteche di Ateneo (1992–1994, salvo alcune eccezioni che si aggiungeranno in seguito)

SBA: dall'idea alla realizzazione
1992–1998: la messa in opera

Sviluppo dei primi servizi on line:

  • il catalogo in linea accessibile all'utenza (primo in Italia 1991–1992)
  • l'informazione scientifica in rete: nascita del servizio di ricerca bibliografica in rete di Ateneo (1995–1996 un unico software, ERL, tutte le basi dati più importanti (primi in Italia)

La domanda era: "se ce l'ha Oxford, perché Padova no?"



SBA: dall'idea alla realizzazione
1992–1998: registrare il sistema

Motivare le biblioteche (e i Dipartimenti).
Interventi mirati alla crescita di una logica trasversale di economicità e servizio

  • es. incentivi finanziari per politiche di sviluppo e integrazione (fusione biblioteche, dismissione abbonamenti doppi, che tanto frutto porterà nel seguito, abbattendo il print value delle sottoscrizioni digitali: 7% di doppi a Padova, 22% di doppi a Bologna) e per la messa a disposizione di PC agli utenti
  • il monitoraggio continuo attraverso la rilevazione annuale dello stato delle biblioteche , il co-finanziamento sulla base di stock flussi-servizi...
    ...e l'elenco delle cose fatte sarebbe lunghissimo...

Grafico Tallandini



La domanda è:


tra 10 anni chi saranno gli studenti dell'Ateneo? Come studieranno? Quali le regioni o i paesi di provenienza? Quali le loro esigenze di documentazione e di interazione con l'Ateneo?...
...E i ricercatori?

  • Le nuove tecnologie digitali stanno modificando i modi in cui si comunica, si studia, si lavora, si fruisce dei contenuti documentali e multimediali.
  • L'Ateneo saprà mantenere la funzione di scuola, accoglienza, retroterra educativo e di vita oltre le ore di didattica frontale e dei laboratori?

Questa realtà troverà un supporto appropriato, non l'unico, evidentemente, nella biblioteca d'Ateneo a condizione che siano garantiti agli studenti:

  • l'accesso a un patrimonio documentale qualificato, cartaceo e digitale
  • uno spazio accogliente per lo studio e la socializzazione


Un sogno da realizzare: la nuova biblioteca di Scienze

  • Spazio in cui sia consentito alternare diverse attività (studio, ricerca, lettura, navigazione internet, stampa dai propri device, socialità)
  • Spazio al piano terra vicino all'ingresso in cui sia favorita e promossa la relazione tra le persone
  • Sicurezza e funzionalità (scale antincendio e scaffalature compatte per libri e riviste nel piano interrato)
  • Posti studio singoli e alcuni spazi per lavori di gruppo
  • Servizi con accesso in piena autonomia, ma dove sia ugualmente disponibile (se richiesta) la mediazione competente degli addetti
  • Mantenimento conservativo dell'aula di Fisiologia e riutilizzo per sala multimediale
  • Mantenimento della struttura biblioteca Fisiologia per libri antichi e rari

In sintesi una biblioteca per le persone non solo per il libri.



La sede della nuova biblioteca di Scienze

nuova biblioteca di Scienze