Storia della donazione
Con la sua lettera del 3 Aprile 2012, il prof. Antonio Pecile, Emerito di Farmacologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano, donava all’Università di Padova la collezione di libri antichi e rari del fratello, il prof. Cesare Pecile. Il Comitato Tecnico Scientifico del Centro di Ateneo per le Biblioteche acquisì la donazione nella seduta dell'8 maggio 2012.
Questa lettera sancisce la conclusione di un percorso iniziato a settembre 2011. In quel mese il prof. Moreno Meneghetti, discepolo del prof. Pecile, prese i primi contatti con la dr.ssa Lucia Soranzo del Polo bibliotecario di Scienze per segnalare la volontà degli eredi del professore di donarne la collezione di libri antichi e rari all’Ateneo di Padova, Ateneo dove egli aveva svolto tutto il suo percorso accademico.
La collezione era stata portata nell’ex-studio del professore nel Dipartimento di Scienze Chimiche ed era conservata all’interno di alcune scatole. Una delle prime operazioni intraprese fu l’esame accurato delle condizioni del materiale. Si interpellò a questo scopo la dr.ssa Alessandra Angarano del Centro di Ateneo per le Biblioteche che, visionati i volumi, produsse una relazione in cui si dichiarava che “I libri si presentano in buono stato di conservazione, senza segni apparenti di infestazioni di muffa o attacco di insetti. Si consiglia una spolveratura del materiale […] Particolare cura dovrà essere presa nella scelta del luogo dove verranno conservati i volumi, controllando i parametri ambientali della stanza dove verranno collocati.” (Alessandra Angarano, relazione sul fondo librario antico prof. Pecile. 11 ottobre 2011).
Si trasferirono quindi le opere nella Biblioteca di Storia della Scienza e furono collocate a scaffale all’interno della stanza della biblioteca dedicata ai libri antichi. Successivamente si prese contatto con la dott.ssa Paola Mario, che si occupò della catalogazione dei volumi. In fase di descrizione catalografica venne creata una base virtuale denominata “fondopecile” che avrebbe permesso di estrarre in automatico dal catalogo l’elenco dei libri che costituiscono il fondo. I libri furono collocati per formato (metodo di collocazione indicato per una migliore conservazione, trattandosi di libri antichi) con una segnatura PEC.1,2,3,... progressiva.
Le opere erano state chiaramente lette e compulsate con grande passione dal professore, Segnalibri, exlibris e note li costellavano come raramente accade nei libri antichi. Si trattava evidentemente di una collezione costruita con passione, amata e profondamente vissuta, alla quale questa mostra spera di riuscire a rendere un degno tributo.