Massimiliano d'Asburgo

Ritratto ufficiale di Massimiliano I Imperatore del Messico
Massimiliano I imperatore del Messico. Austrian National Library, Austria. (Fonte: Europeana, Public Domain).
Ritratto Massimiliano D'asburgo
Arciduca Massimiliano. Catholic University of Leuven, Belgium. (Fonte: Europeana, Public Domain).

Massimiliano d'Asburgo è una delle grandi personalità internazionali con cui De Visiani ha avuto rapporti. Nel 1857 viene nominato Viceré del Lombardo Veneto, area dell'Italia ancora assoggettata all'impero Austro Ungarico.

Il dominio austroungarico in Italia era sempre più mal sopportato e molte erano le rivolte spinte dai movimenti di liberazione patriottica. A causa dell'impossibilità di sedare queste spinte verso l'indipendenza dall'Austria Massimiliano decise di rinunciare alla sua carica di Vicerè.

In quello stesso periodo, approfittando della guerra d'indipendenza americana e con l'aiuto di Napoleone III e della Francia, In Messico viene proclamato il Secondo Impero e destituito il presidente in carica Bénito Juarez. La corona viene offerta dai nobili messicani, fautori del colpo di stato, a Massimiliano d'Asburgo che l'accetta ufficialmente nel 1863, a scapito degli altri titoli da lui posseduti in quanto appartenente alla casata Asburgo.

Il suo regno è però di breve durata.

Già dal 1866 le forze repubblicane messicane, supportate dagli Stati Uniti e guidate dall'ex presidente Bénito Juarez, cominciavano a prendere forze. Il colpo finale alla causa imperiale viene inferto dalla ritirata di Napoleone III di Francia dal territorio messicano. Nonostante questo Massimiliano mantiene la sua posizione fino a che, nel 1867, viene catturato durante un tentativo di fuga e, sottoposto alla corte marziale, viene condannato a morte per fucilazione il 19 giugno dello stesso anno.

Fucilazione Massimiliano I Imperatore del Messico

Edouard Manet, L'esecuzione dell'imperatore Massimiliano, litografia, 1867. The Cleveland Museum of Art. (Fonte: Artstor, Public Domain).

Il rapporto tra De Visiani e Massimiliano d'Asburgo

Latanites maximiliani
Latanites maximiliani. Fotografia, 1900. (Immagine rielaborata da: Phaidra. Ai lati della palma fossile sono esposte le fotografie dell'Iconoteca dei botanici nella loro collocazione di inizio '900).

La figura di Massimiliano d'Asburgo si caratterizza per una forte spinta romantica: De Visiani lo ricorda come un "Principe magnanimo e illuminato". Di Massimiliano è noto il grande interesse per le scienze, in particolare per la botanica, tale da spingerlo a compiere due grosse spedizioni navali con la fregata a vapore SMS Novara. In queste due spedizioni raccoglie numerosissimi campioni, semi e tuberi che poi farà acclimatare nell'isola di Lacroma.

De Visiani prova grande ammirazione per la figura di Massimiliano d'Asburgo e, proprio in occasione dell'allestimento del giardino botanico di Lacroma, decide di dedicare un volume al clima e alla vegetazione dell'isola.

Il rapporto di reciproca ammirazione tra i due è testimoniato anche dalla dedica all'imperatore del Messico da parte di De Visiani dell'esemplare più grande ritrovato di palma fossile (Latanites maximiliani) come si può vedere in Sopra una nuova specie di palma fossile.

Alla fine del testo si trova una nota successiva che fa riferimento all'uccisione di Massimiliano: "Quest'omaggio non viene ad essere né men giusto né men doveroso dopo l'orrenda catastrofe, per cui nel 19 del passato giugno questo Principe magnanimo e illuminato cadeva vittima del tradimento e della più selvaggia ferocia. Che anzi si unisce a quel grido unanime di dolore per Esso, di esecrazione pe' suoi carnefici, che proruppe da tutti i cuori in cui batta il più lieve senso di umanità, e che sappiano apprezzare i generosi propositi ed il valore abbandonato dalla fortuna". Dal canto suo Massimiliano d'Asburgo nomina De Visiani Cavaliere dell'ordine di Guadalupe.

Isola di Lacroma (Lokrum)

"Tra le isole orientali della Dalmazia una delle minori, ma per benigno sguardo del cielo, per ubertà del suolo e per copia e perennità di Verzura non inferiore ad alcuna, sì è la piccola isola di Lacroma."

— Roberto De Visiani, Sulla vegetazione e sul clima dell'isola di Lacroma in Dalmazia. Osservazioni del prof. Roberto de Visiani, Trieste, 1863.

Isola di Lacroma
Anton Perko, Lacroma in Dalmazia, 1880. Austrian Gallery Belvedere, Austria. (Fonte: Europeana, CC BY-SA).

L'isola di Lacroma è situata a 600 metri circa dal porto di Ragusa (Dubrovnik). Sfruttata fin dall'XI secolo dai monaci benedettini per coltivare ulivi e vigne, l'isola si caratterizza per un clima mite, tipico delle coste mediterranee, con estati calde e secche ed inverni temperati. Oltre al clima, molto favorevole per esperimenti di acclimatazione di piante esotiche, l'isola si caratterizza per una "ossatura calcarea nummulitica… questo fondo petroso è ricoperto da una buona mano d'un terriccio rosso-bruno" (De Visiani 1863a); la conformazione geologica e le caratteristiche climatiche, sono il motivo principale per cui l'isola dal punto di vista floristico si caratterizza per la presenza di macchia sempreverde.

Lacroma viene acquistata da Massimiliano d'Asburgo nel 1859 per costruire un giardino botanico d'acclimatazione; L'area scelta è la parte est dell'isola, nei pressi del monastero benedettino, al sicuro dai forti venti e dal salso che questi trasportano. Tra le specie introdotte molte provengono dalle due spedizioni compiute dalla fregata a vapore SMS Novara durante il periodo in cui Massimiliano d'Asburgo era a capo della marina austriaca. Nella seconda spedizione alla volta del Brasile, alla quale il futuro Imperatore del Messico partecipa in prima persona, viene anche scoperta una nuova specie denominata in suo onore, la Aroidae maximilianae.

Pianta dell'isola di Lacroma
Roberto De Visiani, Pianta a penna del territorio attorno a Lacroma, 1863. (Fonte: Phaidra).

Per stabilire la specificità floristica dell'orto di Lacroma è necessario è utile confrontarlo con il parco di Miramare, il parco Garagnin e quello di Gucetic.

Da questi confronti si può stabilire che l'orto di Lacroma corrisponde alla categoria del ferme ornée, tipo di giardino in cui si sperimenta e analizza la combinazione di piante autoctone ed esotiche.

Dalla visita di De Visiani all'isola nasce un testo intitolato Sulla vegetazione e sul clima dell' isola di Lacroma in Dalmazia. Osservazioni del prof. Roberto de Visiani.

Qui, dopo una descrizione accurata del tipo di suolo e del clima che caratterizza Lacroma, De Visiani fa delle osservazioni sulle piante esotiche introdotte da Massimiliano d'Asburgo e sulle tecniche adottate o ancora da adottare per garantire la sopravvivenza delle numerose specie provenienti principalmente dal Sud America e dall'Australia.

L'Isola fu venduta due anni dopo la morte dell'imperatore del Messico ma il suo giardino ha mantenuto fino a fine Ottocento la varietà di specie introdotte e che De Visiani tanto ha ammirato.

Giardino di Lacroma
Joseph Malovich, Cortile del monastero di Lacroma. Albertina, Austria. (Fonte: Europeana, Public Domain).
Chiostro di Lacroma
Joseph Malovich, Corridoio del monastero di Lacroma. Albertina, Austria. (Fonte: Europeana, Public Domain).