"Il pregio nel quale era tenuto dagli scienziati è palese dalla sua preziosa corrispondenza, che costituisce veramente un tesoro di Autografi. Nessuno dei botanici, che fiorirono durante la sua vita, omise di stringere con esso lui rapporti scientifici e talora anche amichevoli; perchè oltre al resto egli non seppe mai accogliere in seno la bassa invidia..."
— Francesco Marzolo, Commemorazione del socio emerito P.re Roberto De Visiani, 1878.
Nel corso di tutta la sua vita, Roberto De Visiani fu in contatto epistolare con numerosi botanici, scienziati, intellettuali, amici, famigliari, uomini e donne del suo tempo con i quali scambiava non solo notizie e informazioni scientifiche, ma anche considerazioni sugli avvenimenti storici, aneddoti e ricordi, semplici saluti. Tra le carte dell’Archivio sono conservate quasi 3000 lettere ricevute da De Visiani, sia in qualità di prefetto dell’Orto botanico, sia per i suoi poliedrici interessi scientifici, sia per motivi più strettamente personali. La ricezione della corrispondenza continua, tra alti e bassi, nel corso di tutta la vita di De Visiani, con una notevole crescita nel numero delle missive speditegli che coincide con la sua nomina a prefetto nel 1837.
Le lettere provengono un po’ da tutto il mondo e non stupisce il gran numero di missive ricevute da quelli che sono i luoghi più significativi nella vita personale e scientifica di De Visiani: Padova e dintorni, Sebenico e la Dalmazia, ma anche Firenze e Vienna.