Marino Cavalli

Impresa nostra è il MATURA, che con il freno ritarda il cavallo e la sua velocità e fierezza”

D. Campagnola,  Il podestà Marino Cavalli presentato da S. Marco ai Santi protettori di Padova, 1562

Spetta a Marino Cavalli l’acquisto del terreno, su cui sorgerà il palazzo alle Porte Contarine. 

È sua la decisione di svincolarlo dal fidecommisso, che determinerà il passaggio di proprietà al prediletto, nonché omonimo nipote, e da questi a Giovanni e Federico Cavalli.

Dal suo alto senso morale discendono le soluzioni iconografiche, con cui i pronipoti sceglieranno di adornare le sale del palazzo.

Soprattutto, è con Marino Cavalli che la famiglia completa il suo percorso di iniziazione all’interno del patriziato veneziano, giungendo a quella «perfetta nobiltà», che eleva il passato al valore di mito.