Il compositore veneziano Gian Francesco Malipiero è uno dei protagonisti della musica italiana ed europea del Novecento e questa mostra, a lui dedicata nel 50° anniversario della morte, ripercorre i momenti dei suoi "giorni padovani". Quelli (1936) dell'insegnamento della Storia della musica all'Università, quelli (1938-41) della direzione dell'Istituto Musicale Cesare Pollini, e ancora quelli delle esecuzioni della sua musica fra il 1923 e il 1943.

Al centro della vita musicale di Padova è l'Istituto Musicale Cesare Pollini: fondato nel 1878, è eretto in Ente Morale nel 1922 e pareggiato ai conservatori di musica nel 1924.

Nel 1921 la Società di concerti Bartolomeo Cristofori, sorta l'anno precedente, si fonde con l'Istituto musicale, dando vita a straordinarie, innovative stagioni di concerti di musica da camera nella sala dell'Istituto in via Carlo Leoni.

Nel 1923 nasce, per iniziativa di Gabriele D'Annunzio, Alfredo Casella e Gian Francesco Malipiero, la Corporazione delle Nuove Musiche (CDNM): la Bartolomeo Cristofori ne condivide gli ideali ed avvia subito delle collaborazioni: la più nota è quella che porta a Padova Arnold Schönberg e il suo Pierrot lunaire, nella tournée realizzata da Casella nel 1924.

Nello stesso anno suonano a Padova i giovani musicisti del Quartetto Veneziano, che Malipiero ha poco prima presentato a D'Annunzio e che prenderà successivamente il nome di Quartetto Veneziano del Vittoriale.

Le programmazioni concertistiche comprendono poi, a partire dal 1928, anche cicli sinfonici, nella Sala della Ragione allestita con oltre 2400 posti, dopo la straordinaria esperienza dei concerti di Arturo Toscanini nel 1920, e destinata a sede permanente di concerti sinfonici che vedono la presenza di direttori prestigiosi quali, ad esempio, Gino Marinuzzi, Antonio Guarnieri, Ettore Panizza, Sergio Failoni, Alfredo Casella, Victor De Sabata, Vittorio Gui, Rhené-Baton, George Szell, Václav Talich, Ernö Dohnányi.

Nel 1939, auspice Gian Francesco Malipiero, Sergio Leoni, presidente dell'Istituto Musicale e Carlo Anti, rettore dell'Università, danno vita ad una collaborazione, che porterà negli anni successivi (1940–1943) alla organizzazione di stagioni musicali primaverili nella rinnovata Sala dei Giganti.

È per uno di questi concerti che Gian Francesco Malipiero compone nel 1942 la cantata Patavina lumina.