"Con il nuovo ordinamento testé pubblicato"
leggiamo in una lettera del rettore Carlo Anti a Gian Francesco Malipiero del dicembre 1935
"la Storia della musica entra o può entrare nel programma di tutte le Università … abbiamo dunque il mezzo di fare qualcosa di serio…"
Viene così istituito nel febbraio 1936 il corso di Storia della Musica, come insegnamento complementare di tutte le Facoltà di Lettere: a Padova esso è affidato, per disposizione del Ministro De Vecchi, a Gian Francesco Malipiero che è anche, così recita la comunicazione dell'Università, "uomo di profonda cultura storica, che da anni al Benedetto Marcello di Venezia dedica parte delle sue energie all'insegnamento."
Il corso si tiene dal marzo al maggio 1936 ed è aperto da una lezione sul canto gregoriano, che Malipiero illustra con esempi al pianoforte. L'ultima lezione è dedicata invece alla musica moderna.
Gli argomenti delle varie lezioni sono riportati all'interno del registro conservato presso l'Archivio Generale di Ateneo, fonte preziosa che ci tramanda la sequenza programmata dal Maestro per il corso patavino.
Tra gli studenti che frequentano il corso del Maestro Malipiero, troviamo Luciano Tomelleri. Egli sostiene brillantemente l'esame in Storia della musica e scrive una tesi sull'influsso di Gabriele D'Annunzio sulla musica. Tra la documentazione conservata nell'Archivio Generale di Ateneo, si trovano il suo libretto d'iscrizione e la copia dell'elaborato. La tesi, intitolata G. D'Annunzio inspiratore di musicisti, sarà pubblicata nel 1939 e darà avvio alla brillante carriera del giovane critico vicentino.
Tomelleri discute la tesi durante la sessione estiva: troviamo il suo nome nel diario delle lauree sotto riportato.
L'esperienza, che lascia tracce anche tramite altre tesi e correzioni conservatesi (ad esempio quelle della Fondazione Giorgio Cini di Venezia), non avrà tuttavia seguito, nonostante le aspettative del rettore Carlo Anti.
Malipiero nel 1938 dirà al riguardo:
"non ho potuto continuare le mie lezioni nel 1937 e 1938 non solo perché mi sono interamente dedicato alla mia arte, ma anche perché mi ripugnava ripetermi ché, nelle dodici lezioni del 1936, m'ero esaurito, cioè avevo detto tutto ciò che sulla storia della musica potevo dire."
Malipiero sarà successivamente all'Università solo per le conferenze del 1939, una circostanza in cui si realizza una prima collaborazione fra l'Istituto Musicale Cesare Pollini, di cui Malipiero è direttore, e l'Università.