Negli anni dei suoi "giorni padovani" (1923 - 1943) Gian Francesco Malipiero è una delle figure di spicco della nuova musica italiana: edito in Italia e all'estero è fra i compositori maggiormente eseguiti a livello internazionale, sia per quel che riguarda il repertorio teatrale, sia quello sinfonico, corale e cameristico.
Gian Francesco Malipiero (Venezia 18 marzo 1882 - Treviso 1° agosto 1973) compie i suoi studi musicali a Vienna, Venezia, Bologna, dove si diploma nel 1904 con Marco Enrico Bossi. Nel 1908 è a Berlino per un periodo di studi e segue qualche lezione di Max Bruch.
Nel 1913 conosce a Parigi Alfredo Casella ed assiste alla prima esecuzione del Sacre du printemps di Igor Stravinskij, ricevendone una profondissima impressione che lo induce a rinnegare quasi tutte le sue composizioni degli anni 1905–1913.
Nel 1913 le Impressioni dal vero, premiate al concorso di composizione del Comune di Roma, vengono eseguite al Teatro alla Scala.
L'interesse per la musica antica, coltivato fin dal 1902, lo porta a collaborare con la collana "I classici della Musica Italiana" diretta da Gabriele D'Annunzio e nel 1919 pubblica, fra l'altro, Otto Sonate di Giuseppe Tartini, che si trovano manoscritte alla Biblioteca Marciana di Venezia.
Negli anni 1921–1924 è docente al Conservatorio di Parma, dove ha vinto per concorso la cattedra di composizione.
Lasciato l'insegnamento, dal 1923 si stabilisce ad Asolo.
Inizia nel 1926 l'edizione di tutte le opere di Claudio Monteverdi, uno strenuo impegno che porterà a termine nel 1942.
Dal 1932 tiene un corso libero per compositori al Liceo Musicale Benedetto Marcello di Venezia.
Nel 1936 l'Università di Padova gli affida il corso di Storia della Musica, una esperienza che non avrà però un seguito, se non quello delle conferenze tenutevi nel 1939.
Nel 1938 Malipiero è nominato direttore (e docente di Contrappunto, Fuga e Composizione), dell'Istituto Musicale Cesare Pollini di Padova: lo sarà fino al febbraio 1941, quando dovrà rinunciare all'incarico per l'incompatibilità con la direzione, che aveva assunto nel 1939, anche del Liceo Musicale Benedetto Marcello di Venezia (poi Conservatorio).