Gennaro Evangelista Gorga (1865-1957)

Ritratto fotografico di Gennaro Evangelista Gorga

Gennaro Evangelista (in arte Evan) Gorga nacque a Brocco (oggi Broccostella, FR) il 7 febbraio 1865. Fin da bambino dimostrò una straordinaria predisposizione per la musica e, manifestata in età adulta un’eccellente voce tenorile, iniziò a calcare le scene nel 1895. La carriera di Evan Gorga fu folgorante ed ebbe come apice il trionfale successo del 1896, quando, diretto da A. Toscanini, fu Rodolfo ne La bohème di Puccini in prima assoluta al Teatro Regio. Nel pieno del successo, Gorga si ritira a vita privata per dedicare ogni risorsa fisica, psichica ed economica all’attività di collezionista, incoraggiato e finanziato dalla facoltosa moglie, Loreta D’Aburito. L’obiettivo di Gorga era quello di raccogliere testimonianze di antichità su scala universale, senza privilegiare una particolare classe di materiali, sebbene notevole rilievo ebbe l’attività di raccolta di strumenti musicali di ogni epoca e provenienza.

Le raccolte di Gorga, nel tempo suddivise in trenta classi di materiali, contano complessivamente oltre 150.000 reperti, che il tenore acquisì dai più noti antiquari romani dei primi Novecento, ma anche frequentando assiduamente botteghe di scalpellini e falsari e acquistando più o meno lecitamente materiali provenienti da scavi archeologici a lui contemporanei.

La foga collezionistica di Gorga portò il tenore ad affittare dieci appartamenti in via Cola di Rienzo a Roma, ma col tempo lo condusse inevitabilmente sull’orlo del lastrico: per evitare che le sue raccolte, già in parte cedute in garanzia, andassero disperse, il Ministero della Pubblica Istruzione prima pose un vincolo di interesse storico, artistico-archeologico ed etnografico, poi, nel 1929, sequestrò in via cautelativa lo straordinario patrimonio. Il 27 settembre del 1949 lo Stato e Gorga stipularono una convenzione, sulla base della quale il tenore cedeva le sue collezioni al Ministero della Pubblica istruzione in cambio di un vitalizio, del pagamento dei debiti contratti e dell’istituzione di dieci borse di studio per studenti di canto.

L’acquisto è concluso il 30 luglio 1950; iniziò dunque la faticosa fase di inventariazione scientifica, in parte ancora in corso, e nel 1952 si avviò la distribuzione dei materiali con priorità ai musei statali che ne fecero richiesta: nell’anno accademico 1952-1953, 85 reperti archeologici della collezione Gorga entrarono a far parte del patrimonio dell’Università dei Padova e sono oggi conservati e in buona parte esposti presso il Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte.

Nel 1964 la sezione musicale della collezione fu unitariamente esposta a Roma presso la vecchia caserma dei granatieri in S. Croce in Gerusalemme, ma Evan Gorga non vide mai realizzato il suo progetto, in quanto morì nella capitale il 6 dicembre 1957.


Fonti: Capodiferro 2013; Cionci 2004; Meloncelli 2002.