4.5 "Le Colonie Unite dell’America Settentrionale" di Antonio Zatta

Le due carte, idealmente riunibili in una unica di 12 fogli, raffigurano l’America Settentrionale fino al Mississippi e alla Louisiana Spagnola, ad ovest, e alla regione dei Grandi Laghi, a nord. Si tratta del territorio corrispondente a quello delle 13 colonie (New Hampshire, Massachusetts, ConnecticutRhode Island, New York, New Jersey, Pennsylvania, Maryland, Virginia, Delaware, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia) che il 4 luglio 1776 avevano sottoscritto la Dichiarazione d’Indipendenza. Entro cartigli decorativi sono rappresentate anche le Isole Bermuda, la Giamaica e un’integrazione cartografica della Florida con le Bahamas.

I fogli, incisi su rame e acquerellati a mano, furono pubblicati a Venezia nel 1778, prima della conclusione della Guerra d’Indipendenza Americana (1783), delle cui prime fasi sono riportati alcuni episodi salienti. In vari punti le annotazioni evidenziano la provvisorietà dei segni topografici, come per i villaggi indiani indicati come distrutti o per le linee di confine accanto alle quali è riportata la data o l’occasione di tracciamento. 

Zatta deriva la sua carta dalla celebre Map of the British and French Dominions in North America che John Mitchell realizzò per la prima volta tra il 1750 e il 1755, di cui costituisce di fatto la prima edizione italiana. Mitchell aveva realizzato la carta quale strumento a sostegno delle rivendicazioni territoriali inglesi nei confronti dei Francesi in Nordamerica, ma nel tempo essa mutò radicalmente la sua destinazione, e nel 1783 fornì la base cartografica alla delineazione dei confini dei nuovi e indipendenti Stati Uniti d’America. Notiamo che Zatta tace il nome dell’autore originario della carta, non riportato nel ricco cartiglio che contiene anche la dedica ai Riformatori dello Studio di Padova né altrove.

I 12 fogli furono inclusi anche nell’Atlante novissimo, illustrato ed accresciuto che Zatta pubblicò tra il 1779 e il 1785.

Fu proprio l’incontro con la carta dell’America del Nord di Zatta ad accendere nel giovane Armando Morbiato la passione cartografica che lo avrebbe portato, molti anni dopo, a divenire collezionista di carte ed atlanti.

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