Il Sindaco Giovanni Milani

Giovanni Milani nacque il 9 aprile 1883 a Padova.

Laureato con lode in giurisprudenza, nel 1905, nell’Ateneo patavino, allo scoppio della Grande Guerra fu chiamato alle armi: il suo coraggio e il suo valore furono premiati con diversi riconoscimenti militari e con la medaglia d’argento della Croce Rossa Italiana.

Tra il 1920 e il ’24, ricoprì il ruolo di sindaco di Padova. Le sue attività furono indirizzate al rinnovamento della città, senza trascurare anche i settori della previdenza e dell'assistenza sociale, come dimostrato dalla fondazione dell’Ente per le case economiche e popolari. Il legame con il Partito Nazionale Fascista, che già si era evidenziato nelle alleanze strette per la corsa alla poltrona di sindaco, si rafforzò con il proseguire della sua carriera. Nel 1925 si iscrisse al Fascio ottenendo poi il ruolo di consigliere nazionale della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Finita l’esperienza come primo cittadino, dal 1924 fino al 1939, fu deputato del Regno d’Italia.

Nel 1943 divenne presidente della Federazione Nazionale Fascista degli industriali. Nello stesso anno, a febbraio, fu eletto senatore del Regno. Alla fine della Guerra, l’Alta corte di giustizia per le sanzioni contro il fascismo lo reputò colpevole di sostegno all’attività bellica; il ricorso da lui presentato non fu accettato.

Un lascito, disposto dallo stesso Milani, permise all’Università di Padova di acquistare nel 1963 palazzo Wollemborg, attualmente sede del Museo di Geografia dell’Ateneo.