Dalla variolizzazione...
print this pageNel 1721 viene importata a Londra dalla Turchia la prima forma di immunizzazione indotta tramite inoculazione, chiamata anche innesto, oltre che variolizzazione, grazie a Mary Mortagu, che risiede a Costantinopoli come moglie dell'ambasciatore e ne osserva la pratica diffusa. Ne scrive Tissot nel suo Avis au peuple sur sa santé e il Compendio storico del metodo nuovo d’inoculare il vajuolo. Si descrive come si stabili’ in Inghilterra, quali fossero i suoi grandi effetti, e si dimostra, ch’e’ incontrastabilmente dovuto al Signor Sutton. Opera del Signor Povver ... pubblicato a a Venezia nel 1770 e conservato alla Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova. Si trattava di un'inoculazione di pus umano che procurava una forma attenuata della malattia e ne produceva l'immunità. II procedimento non era esente da rischi, anzi fu probabilmente responsabile di alcune epidemie, per cui la sua diffusione fu controversa e non immediata.
Un esempio di detrattore si trova nell'opera Lettera sopra il vajuolo spontaneo, e sopra i mali effetti dell’inoculazione del 1782 (copia digitale), in cui l'autore anonimo, identificato in Germano Azzoguidi, dissuade la nobildonna veneziana Caterina Albergati dall'intenzione di praticare l'inoculazione alla figlia. Tra le varie argomentazioni, il medico evidenzia che la percentuale di successo nel trattamento non è sicura: è più bassa negli esperimenti successivi a quelli dei primordi, per un sospetto che "quelle prime osservazioni venissero dettate da un dichiarato amor di sistema, che non vede se non quello, che cerca, ed immagina" (p. LXIII).
La prima regione in Italia ad eseguire la pratica della variolizzazione fu la Toscana nel 1756, quando furono inoculati sei bambini dell’Ospedale di S. Maria degli Innocenti, seguita dalla Repubblica di Venezia nel 1767. Ne danno testimonianza le pubblicazioni conservate presso la Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova (copia digitale di Relazioni d'innesti di vaiuolo fatti in Firenze nell'autunno dell'anno 1756. Distese dal dottore Giovanni Targioni Tozzetti. In Firenze: appresso Andrea Bonducci, 1757 e copia digitale di Terminazione degl'illustrissimi ed eccellentissimi signori sopra provveditori e provveditori alla sanita. [Venezia]: per li figliuoli del qu. Z. Antonio Pinelli, 1768). Nella relazione del 1768 ai provveditori alla sanità di Venezia, viene illustrato "l'esperimento fatto con buon successo nel Pio Spedale de' Mendicanti", "primo esempio d'inoculazione dato in Venezia per sovrano comando", in modo che la variolizzazione sia estesa anche nella terraferma secondo il decreto del Senato "uniformemente alli metodi che si sono tenuti in questa Dominante" (p. III).