Il Settecento quotidiano
print this pageNel corso del Settecento nelle città europee si afferma un nuovo stile di vita che sarà alla base del vivere moderno e, allo stesso tempo, i prodotti che arrivavano dalle colonie d'oltreoceano generano cambiamenti di usi e di costumi.
Nel Veneto della seconda metà del '700 il nostro erudito è immerso nella realtà così ben descritta da Goldoni nelle sue coeve commedie, veri piccoli drammi contemporanei. Venezia in quel momento sta concludendo la sua storia come stato indipendente ma è comunque un centro in contatto con gli aspetti più moderni del momento. A Padova, l'Università trasforma la torre del vecchio castello in una Specola per lo studio dell'astronomia nel 1767.
La biblioteca di Marsili conserva testi sul caffè, il tè, la cioccolata da bere in tazza; bevande che avevano incontrato il favore degli europei e inventato un nuovo modo di star assieme in un nuovo luogo di ritrovo: la bottega del caffè. Presso la bottega del caffè si consumavano le nuove bevande, ma si aveva anche l'occasione di leggere Gazzette e Giornali, discutere e chiacchierare. Un inventario dei beni ci informa che alla morte di Marsili nella sua abitazione presso l'orto botanico esistevano servizi in porcellana per il caffè e per la cioccolata.
Nei testi di botanici e viaggiatori si parla delle piante esotiche e del loro uso nelle terre d'origine, interrogandosi sulle loro proprietà medicinali e il loro influsso sulla salute dell'uomo, con immagini che illustrano non solo le piante stesse, ma anche i luoghi di coltivazione e produzione e addirittura gli strumenti per il loro consumo, come tazze e teiere. Le nuove bevande vengono avvicinate al gusto occidentale con l'uso dello zucchero, di canna e poi di barbabietola, e con l'aroma della vaniglia.
INDICE DELLA PAGINA
- André Thevet, Les singularitez de la France antarctique, autrement nommée Amerique… (1558)
- Prospero Alpino, De plantis Aegypti liber (1592)
- Antonio Colmenero de Ledesma, Chocolata inda. Opusculum de qualitate & natura chocolatae (1644)
- Francisco Hernandez, Rerum medicarum Nouae Hispaniae thesaurus... (1651)
- Nicolas de Blegny, Le Bon usage du the' du caffe' et du chocolat pour la preservation & pour la guerison des maladies... (1687)
- D. de Quelus, Histoire naturelle du cacao, et du sucre… (1720)
André Thevet, Les singularitez de la France antarctique, autrement nommée Amerique… (1558)
Volume molto importante all'interno della letteratura di viaggio del XVI secolo, dedicato ad illustrare i diversi aspetti della vita dei nativi delle coste brasiliane. Un'immagine mostra una scena di caccia di animali da pelliccia. La società del Settecento in cui visse Marsili fu particolarmente raffinata, amante del lusso, della moda, e la richiesta di pellicce arriverà ad impoverire la fauna delle foreste americane.
Prospero Alpino, De plantis Aegypti liber (1592)
Opera di Prospero Alpino (o Alpini), di Marostica, medico e botanico che ricoprirà la carica di Prefetto dell'Orto Botanico di Padova tra 1603 e 1613. Alpini visse circa tre anni, tra 1581 e 1584, al Cairo in qualità di medico personale del console veneziano in Egitto e in quell'occasione studiò le piante e la medicina locali. In questo volume descrive, per primo in Italia, la pianta detta "Bon" e l'uso di berne una scura bevanda che dona energia, ottenuta dalla bollitura delle sue bacche: il caffè.
Antonio Colmenero de Ledesma, Chocolata inda. Opusculum de qualitate & natura chocolatae (1644)
Libretto di piccolo formato del medico andaluso Antonio Colmenero de Ledesma. Si tratta di un'opera dedicata alla cioccolata, pubblicata per la prima volta nel 1631 e poi tradotta in varie lingue. La cioccolata, qui descritta per una delle prime volte come bevanda calda con una sua specifica ricetta, viene illustrata in particolare per i suoi usi medicinali.
Francisco Hernandez, Rerum medicarum Nouae Hispaniae thesaurus... (1651)
Francisco Hernandez esplora per anni le terre dell'America spagnola riportando in Spagna una grande quantità di notizie sugli usi e costumi degli indigeni e sulla medicina sudamericana, che verranno poi edite in questo volume. Qui le piante riportano anche il nome dato loro dagli indios come vediamo in una delle prime immagini delle bacche della vaniglia (definita anche TLILXOCHITL), un'orchidea della foresta, da cui si produce la profumata essenza che diventerà fin da subito ricercatissima in Europa. Il testo deriva da una rielaborazione dei manoscritti di Hernandez, curata da Antonio Recchi e, dopo la morte di quest'ultimo, da Federico Cesi, Fabio Colonna, Johannes Faber e Ioannes Terrentius.
Nicolas de Blegny, Le Bon usage du the' du caffe' et du chocolat pour la preservation & pour la guerison des maladies... (1687)
Libro di piccolo formato in cui il medico francese Nicolas de Blegny discute l'aspetto salutistico delle bevande in voga, il caffè, il tè e la cioccolata da bere in tazza. Il volume riporta anche immagini dei nuovi tipi di stoviglie come tazzine, teiere, caffettiere, cioccolatiere con il loro frullino.
D. de Quelus, Histoire naturelle du cacao, et du sucre… (1720)
L'autore, noto anche come Caylus, si occupa ancora una volta del cacao, ma anche di un ingrediente divenuto più disponibile grazie alle grandi piantagioni di canna dell'America: lo zucchero.