Presentazione

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Giovanni Marsili è stato uno dei Prefetti dell’Orto Botanico di Padova: il quattordicesimo della lunga serie che si apre con Luigi Anguillara nel 1546 e che si continua fino ai nostri giorni.

L’arco di vita di Marsili, nato a Pontebba nel 1727 e morto a Padova nel 1795, si colloca in un secolo ricchissimo di fermenti culturali dominato del fiorire dell’Illuminismo. I lunghi anni in cui fu responsabile dell’Orto Botanico, dal 1760 al 1794, sono quelli in cui attraverso l’Europa si diffonde, in botanica, la nuova classificazione di Linneo, espressa in un rinnovato linguaggio specialistico dal quale prende inizio la nomenclatura scientifica adottata ancor oggi.

Marsili, tuttavia, non occupa un posto di rilievo nelle storie della botanica e il rinnovamento di questa disciplina riconducibile a Linneo sembra essere passato senza lasciare tracce sensibili sulla sua attività. Quali ragioni, dunque, possono giustificare una mostra a lui dedicata?

A suo credito potrebbe essere invocata l’attenta conduzione dell’Orto botanico, del quale fece restaurare gli edifici, incrementò il numero delle piante coltivate e, soprattutto, diede vita all’arboreto che ancor oggi possiamo visitare. E fu negli anni della sua direzione che Johann Wolfgang von Goethe, nel corso del suo celebre viaggio in Italia, visitò l’Orto, dove ancor oggi si ammira la palma le cui foglie ispirarono in Goethe l’idea secondo la quale, nella pianta, alles ist Blatt (tutto è foglia).

In realtà, il vero lascito culturale di Giovanni Marsili va ricercato altrove: nella ricchissima collezione di libri che egli radunò nel corso della sua vita, una collezione ricca di oltre duemila opere che rischiò di andare dispersa già alla sua morte e che solo oggi, attraverso un percorso difficile e a dispetto del frazionamento attuale in più sedi, ha finalmente ritrovato un’unità virtuale dalla quale emerge il notevolissimo spessore culturale del suo creatore.

La vicenda di questa biblioteca, che giunge finalmente al suo compimento a più di due secoli di distanza dalla morte di Marsili, segna il ponte fra un’eccellenza del passato e un’eccellenza dei nostri tempi.

La ricostruzione della biblioteca di Giovanni Marsili, infatti, non sarebbe stata possibile se della collezione originaria non fosse stato redatto, prima della morte del possessore, un accuratissimo inventario manoscritto, giunto fortunatamente fino ai nostri giorni.

Peraltro, solo attraverso i moderni progetti di catalogazione automatizzata, e il conseguente catalogo on line del Sistema Bibliotecario Padovano, è stato possibile rintracciare il destino e conoscere l’attuale collocazione delle singole opere.

A dispetto della separazione fisica dei due lotti principali di quella che era stata la biblioteca di Marsili, questa ha ripreso infine una sua unità virtuale.

Grazie alla volontà del Centro di Ateneo per le Biblioteche dell’Università di Padova e della Biblioteca Universitaria di collaborare in questo importante progetto comune, la biblioteca di Giovanni Marsili riemerge finalmente in tutta la sua ricchezza in una ricostruzione documentata dalla mostra aperta a partire dal 4 ottobre fino al 4 novembre 2018 nei prestigiosi spazi di Palazzo Cavalli, sede del Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova. Questa mostra virtuale permette la libera esplorazione delle opere esposte, superando i limiti di tempo e spazio di una mostra fisica e offrendo al pubblico la possibilità di approfondire la conoscenza su Marsili e la sua biblioteca, oltre che di sfogliare interamente parte delle opere della sua raccolta.

Alessandro Minellli