Il conte Lodovico Caldesi (1821–1884) fu un botanico e un attivista politico faentino. Eletto deputato della provincia di Ravenna alla Costituente nel 1849 dopo i moti liberali, ebbe l'incarico di senatore all'Assemblea delle Romagne nel 1859 per lasciare poi il seggio e arruolarsi tra i garibaldini nel 1866. Allievo prima di Filippo Parlatore (1816–1877) e in seguito di Giuseppe De Notaris (1805–1877), Caldesi alternava l'attività politica con gli studi di botanica e, anche se interessato soprattutto alle alghe e briofite, collaborò alla stesura della Flora Italiana e pubblicò una flora faentina.
Ancora in vita, gli venne dedicato un genere di licheni (Caldesia) da Trevisan, Saccardo gli nominò Caldesiella, un genere di basidiomiceti mentre Parlatore gli intitolò Caldesia, un taxon di monocotiledoni rappresentato in Italia da C.parnassifolia, attualmente considerata estinta nel nostro Paese. L'Erbario Caldesi è conservato a Bologna (BOLO).
Esemplare di Nemastoma dichotomum raccolto da Caldesi presso Ancona nell'estate del 1863