Achille De Zigno intesse una rete internazionale di relazioni scientifiche, testimoniata dal fitto epistolario ricevuto da 170 corrispondenti, in cui figurano, oltre ai padovani Molin, Omboni e De Visiani, illustri studiosi come Brongniart, Capellini, Cocchi, Hall, Krantz, Murchison, Pilla, Scarabelli,Taramelli, Unger e Zittel.
Nelle lettere, leggiamo pareri scientifici, scambi di pubblicazioni e di collezioni paleontologiche.
Nella lettera del 19 giugno 1844, Leopoldo Pilla (1805–1848), in vista di un'escursione nel vicentino, chiede a De Zigno consigli di lettura sul terreno di Recoaro e sui luoghi da visitare e, magari, di accompagnarlo.
I due geologi avevano già compiuto insieme un'escursione sui Colli Euganei nel settembre 1842, testimoniata dagli appunti autografi di Pilla sul quaderno di campagna di De Zigno, compreso lo schizzo della veduta dal balcone della casa del Petrarca ad Arquà.
Nella lettera del 30 marzo 1855, in riferimento agli studi di De Zigno sulla flora giurassica del Veneto, il famoso paleobotanico francese Alexandre Brongniart (1770–1847) gli scrive delle osservazioni su piante fossili simili presenti in altre località in Europa.