Società Promotrice del Giardinaggio

La Festa dei Fiori (1845)

Il 1° luglio 1845 si tiene la prima Festa dei Fiori, un'esposizione di piante, organizzata dal prefetto De Visiani, in occasione del tricentenario di fondazione dell'Orto Botanico. Secondo un articolo di I. Serravallo in una rivista del tempo, tale manifestazione sarebbe stata festeggiata già nel 1164, ma non vengono citate le fonti storiche di questa affermazione.

L'evento originariamente si sarebbe dovuto svolgere il 30 giugno, anniversario della fondazione dell'Orto botanico, ma viene rimandato al giorno successivo a causa del maltempo.

Durante la celebrazione vengono commemorati Francesco Bonafede, fondatore dell'Orto, con l'inaugurazione di un busto marmoreo e il platano tricentenario dell'Orto con componimenti poetici ad esso dedicati.

Ritratto di Francesco Bonafede (1474–1558), fondatore dell'Orto botanico di Padova, acquerello
Ritratto di Francesco Bonafede (1474–1558), fondatore dell'Orto botanico di Padova, acquerello (Fonte: Phaidra).
Il Platano tricentenario, gelatina a sviluppo (1926)
Il Platano tricentenario, gelatina a sviluppo (1926) (Fonte: Phaidra).

La Festa è un'esposizione di piante rare e notevoli provenienti da Giardini pubblici e privati organizzata con lo scopo di promuovere l'amore per l'orticoltura.

Gli espositori, che partecipano su invito della Direzione dell'Orto botanico di Padova, portano le loro specie vegetali sia per esporle che per venderle.

L'esposizione si svolge all'Orto botanico ed è aperta a tutti dalle 8 alle 14. Dalle ore 18 fino a notte è riservata ai possessori del biglietto d'ingresso, inviato dalla Direzione dell'Orto.

Alle coppie di invitati vengono offerti dei doni, un mazzo di fiori alle signore e una poesia sulla vita di Bonafede ai signori.

La prima Festa dei Fiori è un grande successo, infatti i visitatori sono più di 8000 e i concorrenti coltivatori e appassionati 17.

Per l'occasione viene istituita una apposita commissione esterna che valuta quali espositori hanno portato le piante più rare e belle o le esposizioni più complete; al vincitore del primo premio spetta un' "opera recentissima di Botanica ed Orticultura" offerta da De Visiani.

Il primo premio viene vinto da Angelo Giacomelli di Treviso per la sua collezione di Cactacee, egli riceve "la Monografia della Rosa del prof. John Lindley con 18 tavole incise e miniate".

Durante l'esposizione l'Orto viene addobbato a festa con luminarie e palloni e l'atmosfera allietata dalla musica della banda militare e da spettacoli pirotecnici.

Il botanico John Lindley (1799–1865), aristotipo
Il botanico John Lindley (1799–1865), aristotipo (Fonte: Phaidra).
Ode di Francesco dall'Ongano a De Visiani in occasione della Festa dei Fiori
Ode di Francesco dall'Ongaro a De Visiani in occasione della Festa dei Fiori (Fonte: Phaidra).

Società Promotrice del Giardinaggio

Alberto Isacco Treves De Bonfili (1855–1921)
Alberto Isacco Treves De Bonfili (1855–1921) (Fonte: Senato della Repubblica).
Andrea Cittadella Vigodarzere (1804–1870), litografia
Andrea Cittadella Vigodarzere (1804–1870), litografia (Fonte: Phaidra).

Roberto De Visiani, visto il grande successo della Festa dei Fiori e viste le numerose iniziative simili presso le istituzioni straniere, decide di fondare, assieme al conte Andrea Cittadella Vigodarzere e al cavaliere Isacco Treves de Bonfili, la Società Promotrice del Giardinaggio.

Viene richiesta l'autorizzazione alla I.R. Delegazione Provinciale del Governo Austriaco in Padova che accetta la proposta il 15 novembre 1845 ma con l'obbligo della presenza di un delegato politico alle adunanze della nuova società forse per un controllo di carattere politico.

La prima Adunanza generale della società si tiene il 14 dicembre 1845 in cui viene redatta la stesura definitiva dello Statuto, votate le cariche sociali e definite modalità e programmi per l'esposizione dell'anno successivo.

Roberto De Visiani viene nominato presidente, il vice-presidente è il professore Giuseppe Meneghini, il cassiere Isacco Treves de Bonfili e il segretario dottor Giovanni Battista Ronconi, assistente alla cattedra di Botanica.

Giuseppe Giovanni Antonio Meneghini (1811–1889), stampa fotomeccanica
Giuseppe Giovanni Antonio Meneghini (1811–1889), stampa fotomeccanica (Fonte: Phaidra).
Giovanni Battista Ronconi (1812–1886), litografia
Giovanni Battista Ronconi (1812–1886), litografia (Fonte: Phaidra).

La Società è nata "per promuovere la coltura de' Giardini particolarmente nelle Province Venete" e per limitare l'importazione dall'estero di piante esotiche che provoca "dannosa uscita di denaro" dalle Province Venete. Si propone di "formare un ramo d'industria e di commercio interni" e di organizzare annualmente all'Orto botanico di Padova "una pubblica Esposizione di piante" a cui "sono invitati a concorrere i proprietarii e coltivatori di Giardini delle Provincie Venete".

I soci che prendono parte alla società sono innumerevoli e provenienti soprattutto dalle province di Padova, Venezia, Vicenza, Treviso e Udine. Ogni socio versa una quota annua per le spese dell'Esposizione, per i compensi ai giardinieri che mandano le piante "più rare e belle" e per l'eventuale acquisto di alcune piante esposte.

A partire da questa esposizione una Commissione formata da alcuni soci e dal consiglio di Presidenza giudicherà le piante e le raccolte più meritevoli.

Al vincitore del primo premio spetta una "Medaglia d'oro del valore di dodici zecchini, incisa a bella posta dal celebre artista Antonio Fabris di Udine" la cui effige viene scelta proprio da De Visiani.

La medaglia rappresenta "sospesa in aria una Flora premiatrice, che d'una mano piglia le corone da un canestrino che porta in capo un genietto alato e le dispensa coll'altra, intornovi la leggenda Società promotrice del Giardinaggio. Padova XDCCCXLV, ch'è l'anno in cui nacque la Società. Nel rovescio una ghirlanda di fiori, scelti a disegno fra quelli che portano il nome de' più illustri botanici, con qualche foglia di platano, che rammenta quello trecentesco dell'Orto di Padova, circonda il nome della persona premiata, e l'anno del conferimento del premio".

Disegno preparatorio per l'incisione sulla medaglia della Società Promotrice del Giardinaggio

Disegno preparatorio per l'incisione sulla medaglia della Società Promotrice del Giardinaggio (Fonte: Phaidra).

I Esposizione delle piante e dei fiori (1846)

Ritratto di Giuseppe Ruchinger (1809–1879), olio su tela
Ritratto di Giuseppe Ruchinger (1809–1879), olio su tela (Fonte: Phaidra).

Il 7 e 8 giugno 1846 viene organizzata dalla neo-fondata Società Promotrice del Giardinaggio la seconda celebrazione riguardante la promozione dell'orticoltura nella quale concorrono i proprietari e i coltivatori dei Giardini delle Province Venete.

Le spese di trasporto delle piante sono a carico della Società promotrice e i produttori possono esporre le piante anche per la vendita al pubblico, ma in questo caso fuori concorso. La società inoltre ha la possibilità di acquistare un certo numero di piante estratte a sorte tra i soci.

Per l'occasione vengono esposte più di 800 piante collocate al riparo da apposite tende. L'esposizione ha una grande affluenza di persone tra cui il "Duca di Bordeaux e la Duchessa di Berry col loro seguito" nonchè la "S.A.I. il Serenissimo Principe Vicerè accompagnato dai Serenissimi Arciduchi suoi figli".

In questa edizione il primo premio viene vinto da Carlo Caslini e Giuseppe Ruchinger per un esemplare di Gusnera scabra pianta originaria del Cile e del Perù usata in ambito alimentare medicinale, nella concia delle pelli e nell'arte tintoria.

A Roberto De Visiani sono dedicati molti componimenti poetici tra cui carmi, odi e sonetti.

Ode dedicata a De Visiani in occasione dell'esposizione delle piante del 1846
Ode dedicata a De Visiani in occasione dell'esposizione delle piante del 1846 (Fonte: Phaidra).
Sonetto dedicato a De Visiani in occasione dell'esposizione delle piante del 1846
Sonetto dedicato a De Visiani in occasione dell'esposizione delle piante del 1846 (Fonte: Phaidra).

II Esposizione delle piante e dei fiori (1847)

L'abate Lorenzo Berlese (1784–1863), fotografia all'albumina
L'abate Lorenzo Berlese (1784–1863), fotografia all'albumina (Fonte: Phaidra).

La terza esposizione, decisa nell'adunanza del 15 dicembre 1846, ha luogo nei giorni 21 e 22 settembre 1847 in coincidenza con la Nona riunione degli scienziati italiani a Venezia in cui De Visiani è presidente della Sezione di Botanica e di Fisiologia vegetale. Nell'ambito del programma del congresso, nel pomeriggio del 22 settembre viene organizzata una visita alla Festa dei fiori all'orto di Padova, collegato a Venezia da uno speciale treno messo gratuitamente a disposizione.

Quest'anno partecipano anche il barone Carl Alexander von Hügel, presidente della società d'orticoltura di Vienna e l'abate Lorenzo Berlese vice presidente della Società Reale di orticoltura di Parigi.

Nel 1847 la presidenza dell'Esposizione è formata da Giuseppe Jappelli, Angelo Configliachi e Pietro Bissacco; il primo premio, la grande medaglia d'oro, viene vinta da Angelo Giacomelli per una collezione di Conifere.

Tra le numerose specie vegetali esposte in quest'occasione le dalie sono le assolute protagoniste.

III Esposizione delle piante e dei fiori (1854)

Un'altra esposizione avrebbe dovuto svolgersi inizialmente nel maggio 1848 ma a causa dei moti insurrezionali del 1848 non si svolge nemmeno negli anni successivi anche per motivi di fioritura precoce primaverile di molte specie di piante.

La festa si svolge finalmente l' 8 e il 9 giugno 1854 ed è aperta a tutti i proprietari e coltivatori del Lombardo-Veneto.

Nella commissione dirigente l'esposizione c'è Angelo Giacomelli, e in quella aggiudicatrice dei premi Carlo Caslini (che viene nominato capo giardiniere dell'Orto botanico da De Visiani), entrambi vincitori delle scorse edizioni; in quell'anno si aggiudicano la grande medaglia d'oro i "Sigg. fratelli Palazzi del fu Angelo per piante da piena terra".

La festa è allietata da fuochi d'artifcio dai terreni limitrofi all'Orto della famiglia Pacchierotti e illuminata dalla luce elettrica grazie al fisico Zanardelli.

IV Esposizione delle piante e dei fiori (1868)

Ritratto di Pier Andrea Saccardo (1845–1920), matita e acquerello
Ritratto di Pier Andrea Saccardo (1845–1920), matita e acquerello (Fonte: Phaidra).

L'ultima edizione della Festa dei fiori si svolge il 17 e il 18 maggio 1868 in un nuovo clima dopo l'unità d'Italia avvenuta nel 1861 e l'annessione al Regno d'Italia del Veneto nel 1866. La Società promotrice del giardinaggio infatti estende l'invito alla partecipazione a "tutti i proprietari e coltivatori nei paesi italiani".

Quest'anno è nominato segretario della società Pier Andrea Saccardo, assistente alla cattedra di botanica e futuro successore di Roberto De Visiani.

Secondo la relazione stilata da Saccardo, la quarta esposizione è caratterizzata da una moltitudine di specie botaniche e da nuovi allestimenti per accogliere le piante in modo che siano "riparate dal sole".

Per l'occasione viene costruito un padiglione decorato con rose di vari colori sotto al quale s'innalza un busto in marmo della principessa Margherita di Savoia, scolpito da Natale Sanavio, come omaggio alle sue nozze appena avvenute con il principe Umberto.

Disegno del Padiglione Margherita allestito in onore della Principessa Margherita
Disegno del Padiglione Margherita allestito in onore della Principessa Margherita (Fonte: Phaidra).

I visitatori vengono accolti da 24 studenti di botanica vestiti di nero e con una margherita all'occhiello che fanno gli onori di casa. Le due giornate di festeggiamenti sono accompagnate dalle musiche delle bande civica e militare e per l'occasione viene allestita una caffetteria provvisoria.

Il premio più prestigioso tra quelli conferiti in questa edizione, la medaglia d'argento dorato, viene vinto dal "Giardino Palazzi in Preganziol per collezione di piante nuove o rare da stufa", cioè da serra.

Saccardo conclude la sua descrizione incoraggiando gli orticoltori "ad abbellire e ad accrescere i propri giardini, giacchè la loro coltura fu sempre in relazione col progresso della civiltà e l'ingentilimento dei costumi".

Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare le collezioni degli Atti e degli Stampati della Società Promotrice del Giardinaggio conservati in Phaidra.