"Non ultimo, nè il men prezioso ornamento del Giardino Botanico di questa Università, oltre le piante vive che sommano a meglio di dieciotto mila specie, le secche che accolte ne' varj erbari non sono meno di quattordici mille, le fossili [...] non ultimo si è certamente la ricca sua biblioteca".
— Roberto De Visiani, Di alcuni codici nella Biblioteca dell'Orto Botanico di Padova, 1862.
In qualità di Prefetto dell'Orto botanico, Roberto De Visiani si occupa anche della sua biblioteca, appena diventata biblioteca pubblica aperta agli studiosi grazie alla donazione di Giuseppe Antonio Bonato del 1835.
Da sempre esistita come parte del patrimonio personale dei prefetti, la biblioteca dell'Orto botanico diventa invece parte del patrimonio dell'Università il 12 febbraio 1835 quando l'allora prefetto Giuseppe Antonio Bonato – medico, botanico, ma anche ex bibliotecario – decide di dotare l'Orto di una Biblioteca stabile affinché "tornasse a perpetuo decoro di quell'insigne Stabilimento e a profitto di quanti a quella scienza si consacrassero".
La raccolta libraria donata da Bonato comprende anche quella del suo predecessore Giovanni Marsili, appassionato ed eclettico bibliofilo che aveva raccolto preziosi libri dei più svariati argomenti, provenienti da ogni parte del mondo.
Quando De Visiani diventa prefetto di trova, quindi, a dover gestire anche questo importante patrimonio. Tale gestione si rivela talvolta complicata, soprattutto sotto il punto di vista economico: i fondi necessari per l'acquisto di nuove opere e per la sistemazione di quelle già presenti (rilegature, scaffali…) devono venire dall'Università, ma questi fondi non sono sempre semplici da ottenere e tutte le spese devono essere accuratamente rendicontate.
L'interesse di De Visiani per il patrimonio librario dell'Orto botanico si vede anche da una sua pubblicazione avvenuta nel 1862 all'interno della Rivista periodica dei Lavori della I.R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Padova intitolato Di alcuni Codici della Biblioteca dell'Orto botanico di Padova (Leggi in Google Books).
I documenti dell'Archivio storico
I documenti conservati nell'Archivio storico rappresentano una fonte molto preziosa per ricostruire la storia della biblioteca durante la prefettura De Visiani.
Su decisione dell'I.R. Governo, le prime attività attuate sulla biblioteca riguardano l'acquisto dei fascicoli mancanti delle opere di botanica lasciate in eredità da Bonato e la legatura di alcuni dei libri:
- 14/01/1837 approvazione della spesa di 615 lire per la legatura di libri donati da Bonato:
Lettera di approvazione della spesa da parte del Rettore.
Elenco dei libri da rilegare. - 30/03/1837 L'I.R. Governo comunica alla Reggenza dell'Università la decisione di non voler alienare alcuna parte della biblioteca Bonato perché potrebbe essere contrario alla volontà del donante, ma che si debba provvedere all'acquisto dei fascicoli mancanti delle opere di botanica:
Documento.
Seconda copia del documento.
Lettera di invio del documento precedente. - 26/09/1838 il Rettore dà chiarimenti sui fondi destinati all'acquisto dei fascicoli mancanti delle opere di botanica donate da Bonato: sono state stanziate 2300 lire, De Visiani ha inviato un documento di acquisto per il valore di 870 lire ma tale documento verrà esaminato quando verranno inviate le ricevute di acquisto per l'intero valore
Comunicazione del Rettore.
Richiesta di rendicontazione.
Nel corso della prefettura di De Visiani il patrimonio librario della biblioteca si arricchisce anche grazie a nuove donazioni, come ad esempio l'erbario di piante secche donato da Fortunato Luigi Naccari:
- 14/07/1837 Lettera del Rettore che comunica a De Visiani l'avvenuta donazione.
- 06/02/1838 Il Rettore chiede a De Visiani informazioni sul valore dell'erbario di Naccari.
Significative sono le comunicazioni che intercorrono tra il prefetto e la reggenza dell'Università riguardanti i fondi necessari per la gestione della biblioteca e le spese sostenute in prima persona dallo stesso De Visiani:
- 15/10/1840 rifiuto del Rettore di fondi ulteriori per la biblioteca, si devono usare i fondi in dotazione all'orto.
- 1841 minuta di De Visiani alla Reggenza contenente Preventivo per la biblioteca per il 1841.
- 14/06/1841 approvazione della spesa di 539.92 £ per buste, legature e armadio dedicati ai libri di Bonato.
- 03/09/1841 rifiuto del rimborso delle spese già sostenute da De Visiani per l'acquisto di buste e di un armadio per riporre l'erbario e i libri di Bonato.
Due minute della richiesta: una datata 30/06/1841 e una 29/06/1841. - 14/11/1841 risposta del Rettore alla richiesta di De Visiani di fondi per completare le opere di botanica donate da Bonato: si chiede il resoconto delle spese dell'orto per verificare lea presenza di eventuali avanzi.
- 10/11/1858 concessione di fondi a saldo delle spese per opere acquistate da DV per la biblioteca e per legature di libri.
Si datano alla prefettura De Visiani anche alcuni cataloghi, conservati sempre all'interno dell'Archivio storico della Biblioteca:
- 1836-1878 Catalogo biblioteca de Visiani
- Post 1837 Catalogo dei libri spettanti alla Biblioteca dell' I. R. Orto Botanico di Padova.
- 1844 circa (data più recente presente) Catalogo dei libri doppi.
- 1859–1860 circa: catalogo a schede.
- 1859–1860 (e oltre): Catalogo biblioteca in ordine alfabetico per autore con collocazioni precedenti il 1929.
Anche De Visiani è stato autore di importanti donazioni di ambito librario, una all'Orto stesso e una all'allora Museo Civico della città:
- 1871 De Visiani dona all'Orto la parte scientifica della sua biblioteca privata - pari a circa 1000 opere – unitamente ad un erbario di piante secche e a un'importante collezione di piante fossili.
Un manoscritto di Pier Andrea Saccardo del 1872 ricorda questa importante donazione. - 1878 la parte umanistico-letteraria della biblioteca personale di De Visiani viene donata alla città di Padova. Il fondo De Visiani fa ora parte del patrimonio della Biblioteca Civica.
Ricevuta della donazione.