La biblioteca

"Non ultimo, nè il men prezioso ornamento del Giardino Botanico di questa Università, oltre le piante vive che sommano a meglio di dieciotto mila specie, le secche che accolte ne' varj erbari non sono meno di quattordici mille, le fossili [...] non ultimo si è certamente la ricca sua biblioteca".

— Roberto De Visiani, Di alcuni codici nella Biblioteca dell'Orto Botanico di Padova, 1862.

 Sala Storica della Biblioteca

Sala Storica della Biblioteca in una fotografia del 1978 (Fonte: Phaidra)

 

 

In qualità di Prefetto dell'Orto botanico, Roberto De Visiani si occupa anche della sua biblioteca, appena diventata biblioteca pubblica aperta agli studiosi grazie alla donazione di Giuseppe Antonio Bonato del 1835.

 

 

Da sempre esistita come parte del patrimonio personale dei prefetti, la biblioteca dell'Orto botanico diventa invece parte del patrimonio dell'Università il 12 febbraio 1835 quando l'allora prefetto Giuseppe Antonio Bonato – medico, botanico, ma anche ex bibliotecario – decide di dotare l'Orto di una Biblioteca stabile affinché "tornasse a perpetuo decoro di quell'insigne Stabilimento e a profitto di quanti a quella scienza si consacrassero".

La raccolta libraria donata da Bonato comprende anche quella del suo predecessore Giovanni Marsili, appassionato ed eclettico bibliofilo che aveva raccolto preziosi libri dei più svariati argomenti, provenienti da ogni parte del mondo.

Quando De Visiani diventa prefetto di trova, quindi, a dover gestire anche questo importante patrimonio. Tale gestione si rivela talvolta complicata, soprattutto sotto il punto di vista economico: i fondi necessari per l'acquisto di nuove opere e per la sistemazione di quelle già presenti (rilegature, scaffali…) devono venire dall'Università, ma questi fondi non sono sempre semplici da ottenere e tutte le spese devono essere accuratamente rendicontate.

L'interesse di De Visiani per il patrimonio librario dell'Orto botanico si vede anche da una sua pubblicazione avvenuta nel 1862 all'interno della Rivista periodica dei Lavori della I.R. Accademia di Scienze, Lettere ed Arti in Padova intitolato Di alcuni Codici della Biblioteca dell'Orto botanico di Padova (Leggi in Google Books).

I documenti dell'Archivio storico

I documenti conservati nell'Archivio storico rappresentano una fonte molto preziosa per ricostruire la storia della biblioteca durante la prefettura De Visiani.

Su decisione dell'I.R. Governo, le prime attività attuate sulla biblioteca riguardano l'acquisto dei fascicoli mancanti delle opere di botanica lasciate in eredità da Bonato e la legatura di alcuni dei libri:

Nel corso della prefettura di De Visiani il patrimonio librario della biblioteca si arricchisce anche grazie a nuove donazioni, come ad esempio l'erbario di piante secche donato da Fortunato Luigi Naccari:

Significative sono le comunicazioni che intercorrono tra il prefetto e la reggenza dell'Università riguardanti i fondi necessari per la gestione della biblioteca e le spese sostenute in prima persona dallo stesso De Visiani:

Si datano alla prefettura De Visiani anche alcuni cataloghi, conservati sempre all'interno dell'Archivio storico della Biblioteca:

Anche De Visiani è stato autore di importanti donazioni di ambito librario, una all'Orto stesso e una all'allora Museo Civico della città: