Il Conservatorio delle Zitelle Gasparine

G. Valle, Pianta di Padova (1784), particolare della sede delle Zitelle in rapporto a Santa Caterina G. Valle, Pianta di Padova (1784), particolare della sede delle Zitelle in rapporto a Santa Caterina, BCPd, RIP.VII.984

Regolamento generale del Collegio Citelle Gasparini

Nel 1598 il nobile padovano Francesco Gasparini, insieme alla moglie Giuliana e alla figlia Virginia, fondò per testamento un luogo «a guisa di monastero» destinato all'accoglienza delle fanciulle povere, che fu chiamato delle Zitelle Gasparine, per distinguerlo da quello delle Zitelle del Vescovo, un istituto di simile finalità voluto dal vescovo di Padova Marco Cornaro negli stessi anni (Portenari 1623, p. 484).

L'edificio fu costruito nella contrada del Pozzo della Vacca (che sarebbe poi divenuta contrada delle Zitelle, dal nome dell'ente), nelle proprietà del Gasparini e vi venne annessa una chiesa intitolata alla Santissima Trinità, sulla cui facciata è una targa che ricorda il fondatore.

La chiesa della Santissima Trinità e il collegio annesso La chiesa della Santissima Trinità e il collegio annesso La chiesa della Santissima Trinità e il collegio annesso

Chiesa Santissima Trinità, targa
SANCTISSIMAE ET INDIVIDUAE TRINITATI FRANCISCUS GASPARENUS PATAVINUS CUM IULIANA UXORE ET VIRGINIA FILIA HANC AEDEM ET DOMUM SERVANDIS VIRGINIBUS SUO AERE TESTAMENTO F.I. EXECUTORES PIORUM ETIAM ELEAEMOSINIS ADIUTI FIERI CURARUNT. ANNO DOMINI M D II C.
IN ONORE DELLA SANTISSIMA E INDIVISIBILE TRINITÀ, FRANCESCO GASPARINI PADOVANO CON LA MOGLIE GIULIANA E LA FIGLIA VIRGINIA, ORDINÒ NEL SUO TESTAMENTO CHE CON IL SUO PATRIMONIO FOSSERO ISTITUITI QUESTO TEMPIO E CONSERVATORIO PER LA TUTELA DELLE FANCIULLE VERGINI. GLI ESECUTORI SI OCCUPARONO CHE FOSSERO REALIZZATI, ANCHE CON IL RICORSO ALLE ELEMOSINE DEI PII. ANNO DEL SIGNORE 1598.


Chiesa della Santissima Trinità, facciata: la targa che ricorda il fondatore


Il conservatorio si mantenne conforme alla prima istituzione fino all'anno 1825, quando fu trasformato in un collegio per educarvi ragazze nobili. All'epoca i suoi ambienti contavano tre ampi dormitori, tre stanze ad uso di aule scolastiche, stanze per le maestre e gli amministratori dell'istituto e un refettorio e vi trovavano ospitalità 30 fanciulle.