Pur sorgendo il palazzo in un importante contesto archeologico, come attestano i resti del teatro romano che ancor oggi emergono sull’altro lato di Corso Garibaldi, alla luce dei più recenti scavi il sito non presenta strutture o altri elementi di particolare interesse storico-artistico.
La stratigrafia romana evidenzia almeno uno, se non forse due livelli di frequentazione, il primo ipoteticamente di I secolo a.C., il secondo di I sec d.C.: si tratta di interventi legati ad azioni di bonifica, che resero disponibili aree scoperte ad uso di orti o giardini – senza escludere la presenza di edilizia residenziale e/o produttiva in materiale deperibile.
Simile dovette essere la destinazione di età medievale, mentre documentati sono gli interventi edilizi, che interessarono l’area dalla metà del Quattrocento, con l’erezione di diverse case in muratura e legname ad opera dei Trevisan, i Mastellari e i Foscari, che abitavano il maestoso palazzo già Scrovegni presso l'Arena.