Padova è una città con una lunga storia: dalla tarda età del bronzo sino ad oggi l'uomo ha continuato a frequentare l'area, cosicchè la città è cresciuta su se stessa celando le tracce del suo passato. Già i collezionisti del Cinquecento padovano, come Marco Mantova Benavides, introdussero nelle loro raccolte vestigia dell'antica Patavium; le collezioni dei Musei universitari iniziarono a incrementare il patrimonio di testimonianze di provenienza patavina sin dagli scavi della seconda metà dell'Ottocento. Sebbene non siano note le modalità del suo rinvenimento, proprio un'ascia dell'età del ferro proviente "dal padovano" rappresenta il primo reperto archeologico acquistato da Giovanni Canestrini nel 1876 per le raccolte dell'allora Istituto di Zoologia. Ebbero poi un ruolo particolare le attività di rinnovamento architettonico promosse durante il rettorato di Carlo Anti, con gli scavi per la realizzazione dell'ala nuova di palazzo Bo e per la costruzione di palazzo Liviano, che riportarono alla luce resti dell'antica città romana.