Laricifomes officinalis (Vill.) Kotl. & Pouzar è il nome attualmente accettato per quello che viene comunemente chiamato "agarico bianco" o "agarikon". Si tratta di un fungo che cresce sui tronchi delle conifere, generalmente sui larici (Larix decidua L.), con forma simile ad uno zoccolo (1) e il cui nome popolare è dovuto al colore dei tessuti interni dato che viene generalmente messo in commercio privo della parte esterna crostosa e giallastra (2). Usato in passato per ridurre l'eccessiva sudorazione causata dalla tubercolosi, per la presenza di agaricina viene impiegato come purgante ma va preso in piccole dosi perché tossico e con azione paralizzante (1).
Già Dioscoride cita l'utilizzo di agarico bianco per trattare la tubercolosi e varie malattie che colpiscono gli organi interni mentre durante il Seicento veniva prescritto come antidoto al morso di animali velenosi o per curare i dolori di testa (8). Fungo non commestibile ma molto richiesto per le sue proprietà medicinali, non è più frequente come un tempo tanto che, ad esempio, viene segnalato come vulnerabile nella lista rossa dei macromiceti della Svizzera (14).