L’idea che portò alla nascita della collezione dei modelli matematici dell’Università di Padova e l'importanza che questa rivestì nell'insegnamento della geometria superiore, richiedendo investimenti e spazi adeguati, sono testimoniati da uno scambio epistolare che tra il 1883 e il 1888 coinvolse il professor Giuseppe Veronese, il Ministero della Pubblica Istruzione, il Rettorato dell’Università di Padova e il preside della Facoltà di Scienze.
L’idea iniziale di Veronese (esposta in una lettera al ministro nel 1883) era quella di creare anche in Italia, presso l'Università di Padova, “un'officina per la costruzione di modelli di Geometria Descrittiva (compresa la prospettiva e la teoria di basso rilievi) di Geometria superiore, Fisica-matematica e Meccanica razionale”. Secondo il professore infatti per sviluppare nella mente degli studenti l’intuito dello spazio era necessario accompagnare le dimostrazioni con disegni e modelli.
Veronese sottolinea in particolare la carenza e la necessità di modelli per la geometria superiore e descrittiva, che solo da poco tempo erano stati acquistati da alcune università italiane, e suggerisce che creare laboratori, come quelli già presenti in Germania e a Parigi, avrebbe consentito all’Italia di produrre indipendentemente i modelli necessari alle ricerche, diminuendo le spese per l’acquisto dall’estero. Inoltre avrebbe permesso agli studenti di matematica e di ingegneria applicata di comprendere, attraverso la costruzione dei modelli, le teorie più complesse.
Il sogno di Veronese di aprire un’officina in Italia non ebbe mai seguito, ma nelle lettere del 1888 si accenna alle spese per gli acquisti di modelli matematici per l’Ateneo patavino e viene sottolineata dal preside della Facoltà di Matematica la necessità di trovare degli spazi adeguati per ospitare la collezione.
In questa sezione della mostra potete trovare le scansioni delle lettere presenti nell’ Archivio dell’Università di Padova e la loro trascrizione tratta dal libro di Palladino Il Fondo di modelli e strumenti matematici antichi dell'Università di Padova e l’iniziativa di Giuseppe Veronese per un laboratorio nazionale italiano.