Giuseppe Veronese si dedicò alla carriera politica a partire dal suo rientro in Italia nel 1881.
Fu consigliere comunale prima a Chioggia e poi a Padova ed espresse le sue idee di stampo liberal-democratico oltre che nelle occasioni ufficiali documentate dai verbali dei consigli comunali anche attraverso l'Eco di Chioggia, organo di comunicazione della "Società per gli interessi pubblici".
Dal 1897 al 1900 fu deputato del collegio di Chioggia e la sua ascesa politica culminò nel 1904 quando fu nominato senatore del Regno per meriti scientifici.
Fondamentali nel suo pensiero politico furono lo sviluppo sociale ed economico sia a livello locale che a livello nazionale.
Tra le sue idee ricordiamo la spinta ad allargare il diritto di voto a tutti i cittadini maschi indipendentemente dal censo, la difesa dei diritti delle donne attraverso l'estensione delle tutele del matrimonio religioso al matrimonio civile "per prevenire il danno a moglie e figli in caso di morte del marito in assenza di regolarizzazione civile" (Eco di Chioggia 1885 N 4) e il particolare impegno rivolto all'educazione e all'istruzione.
Egli riteneva che l'istruzione fosse fondamentale per creare le generazioni future e dovesse insegnare i principi del rigore e del sacrificio. Aveva in mente un sistema scolastico statale al cui vertice stavano il liceo classico e una scuola moderna che, sul modello del Realgymnasium tedesco, fosse incentrata sulle discipline scientifiche; a questi andavano affiancati gli istituti tecnici e delle "scuole speciali dove ognuno avrebbe potuto attingere un'istruzione sufficiente alle sue necessità" (50 anni di Veronese, p.95).
A livello locale si occupò di problemi idraulici, dalla protezione della laguna di Venezia allo straripamento dei fiumi, dalla sistemazione del Porto di Chioggia, alla formazione dei Consorzi di Bonifica, dalla riorganizzazione della Magistratura alle acque del Veneto, alla fondazione dell'Istituto idrotecnico di Stra per lo studio dei problemi idraulici e alla riforma della Scuola degli Ingegneri di Padova con impulso all'indirizzo idraulico.
Valorizzò inoltre il territorio sostenendo la Scuola d'arte Pietro Selvatico per le arti decorative e industriali di Padova e incentivando la creazione di tratte ferroviarie locali (Padova-Chioggia e Padova-Cavarzere-Adria).