Il prefetto Marsili
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Giovanni Marsili incarna appieno l’immagine dell’uomo erudito del Settecento, interessato al sapere in tutte le sue forme. Laureato in medicina, si dedica alla botanica al punto da diventare professore di questa materia presso lo Studio patavino ed essere nominato Prefetto dell’Orto botanico, carica che ricoprirà per più di trent’anni. Dotato di solida formazione umanistica, scrive poesie di spirito giocoso e rustico ed entra a far parte dell’Accademia dei Granelleschi, impegnata a difendere la lingua italiana dagli influssi francesi e dialettali. Appassionato di belle arti, è collezionista di quadri, antichità e soprattutto di libri, arrivando a mettere insieme una biblioteca personale di più di 2500 pezzi.
Questo suo essere così poliedrico emerge chiaramente scorrendo le tappe fondamentali della sua vita, così come da quelli che sono gli ambienti che frequenta: gli studi umanistici e quelli in campo medico, i viaggi che lo portano a essere sempre in contatto con la scienza del tempo sia a livello nazionale sia internazionale, l’impegno dedicato alla cura dell’Orto botanico e allo studio delle piante, la partecipazione a importanti accademie scientifiche e letterarie italiane e straniere, la costante ricerca di libri belli e preziosi per accrescere la sua collezione.
Anche le opere da lui scritte, se pur non particolarmente numerose, esprimono bene le sue molte sfaccettature.