Francesca Prelz Galiani
La presente mostra virtuale sul botanico Roberto De Visiani è il coronamento di un lavoro annuale con il Servizio Civile Universale, presso la Biblioteca Digitale e l'Archivio dell'Orto botanico dell'Università di Padova. Tale lavoro rientra nei progetti di digitalizzazione del Sistema Bibliotecario d'Ateneo (SBA) per rendere fruibile l'Archivio dell'Orto botanico sulla piattaforma di archiviazione a lungo termine Phaidra.
Il periodo di volontariato mi ha permesso di ampliare le competenze e le conoscenze nella mappatura di metadati – da me in parte acquisite precedentemente in altri archivi storici di istituti accademici italiani – per alimentare un archivio multidisciplinare comune a più università europee. Come volontaria, mi sono sentita parte attiva di tale progetto anche quando, essendo stata invitata a proporre un'attività inerente, ho espresso l'idea di una mostra virtuale che valorizzasse l'Archivio e la sua digitalizzazione e tale proposta è stata accolta con entusiasmo e messa ancora più in rilievo dalle competenze dei professionisti dello SBA. Le conoscenze multidisciplinari di cui ha bisogno l'organizzazione e la creazione di una mostra virtuale sono molte e variegate, ma l'esprerienza e la competenza del personale universitario e bibliotecario ha dato forma e sostanza a questo progetto, sia per la materia storica relativa all'Orto botanico e al suo prefetto De Visiani, sia per le capacità tecniche relative alla realizzazione pratica della mostra. Ho avuto così modo anche di scoprire il linguaggio informatico HTML, a me prima sconosciuto, utile a definire la struttura della pagina web.
L'obiettivo con cui ho lavorato alla mostra è stato quello di raccontare sinteticamente le migliaia di carte custodite nell'Archivio De Visiani, conosciute, consultate e descritte in un anno di continui incontri giornalieri avvenuti con lettere, documenti, manoscritti, disegni, tavole botaniche; incontri a volte fugaci o fortuiti, altri più costanti e duraturi, ma tutti capaci di generare nuovi interessi a chi sappia coglierne l'importanza. Grazie a De Visiani, ho potuto viaggiare con lui in quasi tutta Europa, fino a Mosca e San Pietroburgo, o conoscere meglio la meravigliosa terra dalmata e la sua vastissima flora; incontrare i soldati garibaldini, così come, per spirito diplomatico, re Vittorio Emanuele II, lo scrittore e patriota Niccolò Tommaseo, il simpatico – a me – botanico italiano Antonio Bertoloni, e il serbo Josif Pančić, il politico e scienziato italiano Pietro Paleocapa e l'austriaco Wilhelm Karl Ritter von Haidinger, o ancora nobili signore, emancipate scienziate, e tanti, tantissimi altri personaggi e uomini illustri della nostra storia e anche di questo, a De Visiani, sono grata.
Martina Pellegrina
Quest'anno di servizio civile è stato per me una nuova avventura, una nuova esperienza che mi ha permesso di imparare tante cose nuove.
Partendo da un background scientifico pensavo di trovarmi in difficoltà nell'approccio con materiale umanistico, ma fortunatamente ho visto come lavorare a stretto contatto con l'archivio dell'Orto botanico di Padova mi abbia permesso di riscoprirmi interessata anche a questo mondo.
Grazie al progetto di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso la digitalizzazione dell'archivio storico dell'Orto botanico ho potuto studiare carteggi e manoscritti del XVIII e XIX secolo molto interessanti sia a livello storico che culturale. All'interno dell'archivio dei prefetti dell'Ottocento appartenuto a Roberto De Visiani e a Pier Andrea Saccardo non si trova solo l'evoluzione nella storia della botanica d'Europa ma si può vedere come tutte le personalità più importanti del tempo quali nobili, politici, storici, studiosi, poeti si interessassero di botanica che in quegli anni era la moda del momento.
All'interno delle lettere si scoprono anche le personalità dei mittenti e i rapporti di amicizia e stima che li legavano ai prefetti, si trovano sia parole affettuose, che battute ironiche o espressioni auliche in varie lingue.
Identificare le firme, spesso poco leggibili a causa della calligrafia e non ancora riconosciute, è stata una vera sfida che mi ha permesso di riscoprire il piacere della ricerca dovendo non solo studiare il contenuto delle lettere ma anche consultare molteplici fonti e individuarne i collegamenti.
Grazie all'aiuto di Paola, esperta bibliotecaria e specializzata nei documenti antichi, portatrice di una vasta conoscenza della storia dell'archivio dell'Orto e di tutta la storia della città Padova ho potuto scoprire molti collegamenti storico – socio – culturali.
Sotto la guida del paziente Gianluca, ho imparato come si digitalizza un documento antico e come si elaborano le immagini per il successivo caricamento online. Durante l'anno ci ha anche trasmesso i concetti base del linguaggio HTML e dei CSS.
La collaborazione con Linda e Cristiana, è stata preziosa per poter scrivere in maniera adeguata i metadati che descrivono i documenti dell'archivio e per l'allestimento della mostra digitale del prefetto Roberto De Visiani.
Assieme a Tommaso e Francesca provenienti da altri percorsi di studio rispetto al mio ho potuto confrontarmi con modi di approccio al lavoro diversi e insieme abbiamo lavorato al progetto di valorizzazione di una parte del patrimonio archivistico della biblioteca dell'Orto botanico di Padova e alla stesura dei contenuti di questa mostra digitale sul prefetto De Visiani.
Conserverò sicuramente il ricordo di questa esperienza arricchente sia dal punto di vista delle conoscenze e delle competenze che dal punto di vista umano.
Tommaso Ponzin
La mostra sul prefetto De Visiani rappresenta il culmine ideale di un percorso duplice : da un lato si colloca al termine del mio anno come volontario di Servizio Civile, dall'altro si pone in chiusura di un progetto che ha inizio ben prima del mio arrivo, ovvero la digitalizzazione dei documenti dell'archivio storico della Biblioteca dell'Orto botanico e il suo successivo caricamento in Phaidra.
Svariate volontarie e volontari hanno partecipato nel corso degli anni. Quando io e le mie colleghe Francesca e Martina abbiamo iniziato il Servizio Civile bisognava ancora ultimare la digitalizzazione e metadatare i documenti: si è trattato di un lavoro impegnativo, per il quale erano necessarie pazienza e scrupolosità, ma comunque gratificante, dal momento che il contatto quasi quotidiano con le carte dell'archivio ci ha permesso di scoprire il mondo in esse contenuto.
Talvolta i documenti possono essere ostici e non sempre il loro valore è palese. Spero che questa mostra riesca quantomeno a fornire una chiave d'accesso alle ricchezze contenute nell'archivio e a suscitare la curiosità per una ricerca più approfondita all'interno di Phaidra: rendere giustizia alla vastità dell'archivio e alla varietà dei suoi documenti è quasi impossibile.
Durante quest'anno ho avuto modo di conoscere a fondo De Visiani e la realtà che lo circondava: i suoi luoghi, la sua famiglia, le sue passioni, il suo contesto storico; soprattutto però ho conosciuto i suoi scriventi, persone ormai morte da più di un secolo, ma che acquistavano di nuovo concretezza nel momento in cui leggevo una loro lettera autografa.
Giunto al termine del mio periodo di volontariato, posso finalmente vedere il risultato di mesi di lavoro che si sommano agli anni di lavoro di volontarie e volontari precedenti. Fatico a descrivere la soddisfazione di aver partecipato a un progetto così ampio con delle finalità nelle quali mi riconosco appieno. Spero che tutte le persone coinvolte possano finalmente apprezzare il proprio contributo e il proprio sforzo alla luce del risultato raggiunto.
Non da ultimo, la mia esperienza è stata arricchita dalla possibilità di lavorare in un contesto in cui ai momenti di lavoro individuale si alternavano momenti di confronto e collaborazione, fondamentali e sempre fecondi.
Olga Nalon Castillo
L’esperienza che, grazie al servizio civile, ho fatto in quest’ambito è stata di grande valore, sia per i miei studi pregressi che per le mie prospettive future. Poter collaborare alla creazione di contenuti per una mostra digitale, in un momento storico in cui si sta dando sempre più attenzioni all’ambito delle digital humanities è un’opportunità estremamente rara.
Non solo ho avuto la possibilità di vedere da vicino varie delle tappe necessarie alla creazione di una mostra digitale su una piattaforma specifica, movio, ma ho anche avuto modo di approfondire le mie capacità di ricerca ed elaborazione del materiale necessario per allestire questa mostra. La natura variegata di questa e altre mostre digitali richiede l’applicazione di varie abilità che nel corso dell’anno di servizio civile sono stata in grado di sviluppare affinare ed applicare al meglio delle mie possibilità.
Inoltre, grazie ai contenuti con cui sono entrata in contatto, ho avuto modo di conoscere e approfondire non solo parti della storia dell’università in cui mi sono formata ma anche elementi di storia e cultura generali ai quali difficilmente avrei avuto accesso se non fosse per questo progetto. Per riassumere mi sento di dire quindi che la collaborazione a questo progetto ha generato nuove conoscenze, acceso nuovi interessi e curiosità, permesso di sviluppare nuove abilità. In poche parole una grandissima opportunità di crescita e miglioramento.
Giulia Costa
L'esperienza come volontaria per la Biblioteca dell'Orto botanico di Padova si è rivelata ricca ed entusiasmante. Fin da subito ho trovato un clima familiare e accogliente grazie alla presenza costante dei bibliotecari Gianluca e Paola che con professionalità e pazienza mi hanno accompagnato lungo tutto il percorso. Ho potuto anche contare sul supporto delle mie colleghe Chiara e Olga, creando una vera e propria squadra, portando a termine i progetti per la biblioteca con un grande spirito di collaborazione e dedizione.
Uno degli obiettivi è stato quello di arricchire e ultimare la mostra digitale dedicata a Roberto De Visiani, scoprendo tanti aspetti anche personali del botanico e prefetto. Un altro importante traguardo è stato affinare le mie competenze informatiche utilizzando Movio e il linguaggio HTML. Concludo ribadendo l’importanza di fare l’esperienza di Servizio Civile perché è un’opportunità davvero significativa sul piano personale e professionale che porterò per sempre nel mio cuore. ♥
Chiara Masciantonio
Il pensiero che voglio condividere si esprime attraverso l'immagine presente a sinistra. Essa rappresenta l'unione dell'analisi dei dati e dell'arte racchiusa in ogni singolo numero.
Il mio anno di servizio civile e la realizzazione della mostra su Roberto De Visiani sono la manifestazione di questo concetto.
La ricostruzione della vita di questo botanico attraverso i suoi scritti, la metadatazione delle carte d'archivio, il caricamento su Phaidra e la realizzazione in html della mostra sono tutte attività frutto dell'unione di due mondi, il digitale e il cartaceo, un tempo così lontani ma che oggi non possono più essere scissi.