Il ritratto di Meneghetti, realizzato da Tono Zancanaro nel 1966, è un’opera di grandi dimensioni (200x150 cm) probabilmente pensata per una fruizione personale dell’artista: un omaggio a un amico di lunga data, nonché figura di spicco nel panorama politico e sociale della Resistenza a Padova, a cinque anni dalla sua scomparsa.
Realizzato a china e pittura, si discosta dalla tradizionale produzione di Zancanaro, prevalentemente incisoria, anche a livello tematico, data la predilezione dell’artista per il tema del paesaggio e della figura femminile. Il volto austero dell’ex Rettore è qui reso in un monocromo dai toni caldi, tramite un segno grafico consapevole, proprio della produzione di Tono. Al fianco dell’effigiato campeggia un libro, dove sono appuntati i titoli delle raccolte poetiche di Meneghetti, che nella lotta partigiana scelse il nome di “Antenore Foresta”, ricordato nell’opera.
Al momento dell’acquisto da parte della Società MacoArte, allo stato attuale della ricerca punto zero della storia del ritratto, il supporto di trucciolato risultava molto imbarcato e presentava dei fori tutto intorno all’opera. in quanto il precedente proprietario, per combattere la curvatura del legno, aveva inchiodato l’opera al muro.
Il donatore, Mattia Munari, ricorda: “Abbiamo acquistato l’opera a Verona, da un privato che aveva ereditato, da una precedente vendita di libri e opere d'arte, anche il dipinto di Tono Zancanaro. [...] Era stata esposta a lungo e aveva bisogno di un importante restauro, per questo siamo intervenuti con i migliori specialisti” (testimonianza rilasciata alla scrivente in occasione della consegna dell'opera all'Università, maggio 2023). Il dipinto è stato così sottoposto a un restauro, curato dalla restauratrice Giovanna Nievo, che è riuscita a correggere l’incurvatura della tavola con l’inserimento di un nuovo telaio e ha asportato tutti i chiodi, stuccando le mancanze.
Nel 2023 l’opera è stata donata all’Università di Padova per essere esposta all’interno di Palazzo del Bo, “restituendo così la giusta dignità all’oggetto e al soggetto rappresentato” (fonte: News Archive).
Precedente | Inizio sessione | Successivo |