La Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova conserva tre opere sulle fonti termali inglesi e francesi.

Le Novae ac curiosae exercitationes & descriptiones thermarum ac fontium medicatorum Angliae sono un'opera del 1686 di Martin Lister (1638-1712), medico della casa reale, più noto per le sue ricerche geologiche e sulle conchiglie (copia digitale). Dopo l'analisi della composizione delle acque e dei sali medicinali in esse contenute, Lister espone le loro qualità terapeutiche, confrontandole con gli scritti delle autorità antiche, che le descrivevano come "Panpharmaca", cioè una vera panacea contro innumerevoli affezioni: "ad Melancholiam Hypochondriacam dictam; ad Cachexiam ex aliquo morbo chronico, scorbuto, &c. ad calculum Renum & Vesicae; ad Arthritidem; ad Vermes; ad sterilitatem faeminarum, &c." (p. 146).

Il medico tedesco Dietrich Wessel Linden (attivo 1745-1768) arrivò in Inghilterra col treno della corte di Hanover, forte dell'esperienza delle fonti termali dell'Est, e viaggiò e descrisse le acque minerali inglesi, in particolare quelle ferrose, già con la prima edizione del 1748 di A treatise on the origin, nature, and virtues of chalybeat waters, and natural hot baths, conservato dalla Biblioteca di Scienze del Farmaco dell'Università di Padova. Divenne in seguito ispettore delle miniere per il Duca di Ancaster. Spinse per l'uso dei bagni caldi con le acque ferrose (chalybeat), da eseguire per immersione, in una vasca illustrata con una bella incisione. Con questa terapia guarì dallo scorbuto (Hembry p. 169).

Per la Francia, c'è l'opera di Samuel Cottereau du Clos (1598-1685), che fu medico del re Sole e uno dei fondatori dell'Académie royale des sciences, per la quale dirige un progetto di analisi delle acque termali francesi. Le Observationes super aquis mineralibus diversarum provinciarum Galliae in Academia Scientiarum Regia in annis 1670 & 1671 factae (copia digitale) elencano i luoghi termali di Francia, distinguendoli in base alla qualità minerale delle acque e alle proprietà terapeutiche conseguenti.