Piccolo vocabolario del libro antico
print this pageANTIPORTA: pagina figurata che precede il frontespizio e in genere contiene un'illustrazione e/o un altro titolo.
ARMA: vd. Stemma
BODONIANA: edizione stampata da Giambattista Bodoni (1740–1813), famoso tipografo attivo a Parma
CALCOGRAFIA: tecnica di realizzazione delle immagini attraverso matrici incise su lastra metallica (vd. xilografia).
CAPOLETTERA: lettera iniziale di un capitolo e di un paragrafo particolarmente decorata con elementi floreali, vegetali, animali o scenette e paesaggi, xilografata prima e poi incisa e derivata dalla pratica in uso nei codici manoscritti, dove l'"iniziale" era di solito più grande e miniata.
CARTA: uno degli elementi che costituisce un fascicolo in un codice o libro a stampa, ricavato soprattutto in quest'ultimo, dalla piegatura di un foglio più grande. È costituito da un recto – il lato superiore – e un verso, quello inferiore (vd. anche Cartulazione/Paginazione). Vi si possono distinguere, compatibilmente al numero di piegature filoni e vergelle e la filigrana.
CARTE DI GUARDIA: uno o più fogli solidali alle controguardie e posti fra le coperte della legatura e il libro stampato, per proteggerlo e garantirne una migliore conservazione. Talora decorati e colorati.
CARTULAZIONE: l'operazione di numerare progressivamente (con una cifra romana, araba etc. posta nell'angolo superiore o inferiore o nel margine superiore o inferiore) del solo recto, tutte le carte di un libro a stampa o un manoscritto (vd. anche Paginazione). Il numero delle carte è la metà del numero delle pagine.
CINQUECENTINE: un testo stampato nel periodo compreso fra il 1501 e il 1600.
COLOPHON: o sottoscrizione; ossia la pagina o parte di pagina posta alla fine della pubblicazione che fornisce informazioni sulla pubblicazione e la stampa, oltre più raramente ad altre informazioni bibliografiche; dati che sono stati poi progressivamente spostati sul frontespizio.
COMPOSIZIONE TIPOGRAFICA: l'insieme delle operazioni che portano alla realizzazione della forma tipografica.
CONTROGUARDIA: detta anche sguardia, risguardia, risguardo; quella pagina, solidale alla carta di guardia, ma incollata all'interno del piatto (anteriore e posteriore) della legatura del libro. Spesso reca note di possesso manoscritte, prove di penna, appunti, antiche collocazioni.
CORNICE: fregio decorativo, aperto o intero che inquadra del testo, spesso presente nei frontespizi e variamente decorato con immagini simboliche, stemmi, personaggi del mito.
DEDICATORIA: dedica di un libro ad una persona, generalmente di alto rango sia laica che religiosa, con l'intento di porre l'opera sotto la sua protezione e soprattutto sotto la sua tutela economica. Si trova di solito, all'inizio di un'opera.
EDIZIONE: pubblicazione a stampa di un'opera nuova, che riproduce il manoscritto o un testo comunque approvato dall'autore (editio princeps). Tutte le copie, gli esemplari, che derivano dalla stessa composizione tipografica (vd. anche impressione) appartengono alla stessa edizione (vd. anche variante). Si possono poi distinguere un'edizione
- anonima: priva del nome dichiarato dell'autore
- critica: edizione che, attraverso un lavoro di ricostruzione documentato dall'apparato critico intende presentare il testo di un opera nella forma più simile a quella originaria pensata e scritta dall'autore
- di lusso: per formato (grande), materiali (grana, peso e colore della carta), illustrazioni, e particolarmente curata in tutto il suo apparato tipografico (limitato numero di refusi, caratteri particolarmente raffinati)
- limitata: in un ristretto numero di esemplari (anche numerati)
- mutila: priva di parte del testo (per motivi diversi)
- numerata: edizione limitata le cui copie sono numerate progressivamente
- pirata: testo stampato, pubblicato e diffuso clandestinamente, violando i privilegi di stampa, spesso sfruttando altre edizioni già uscite, talora con l'indicazione di false note tipografiche per evitare la censura
- postuma: edizione pubblicata dopo la scomparsa dell'autore
- princeps: forma abbreviata dell'espressione latina editio princeps in italiano, prima edizione
- purgata: quella su cui la censura – civile o religiosa – ha cancellato alcune parti del testo
- rinfrescata: edizione spesso rimasta invenduta, cui viene cambiato di solito il frontespizio, e talora modificata una piccola parte del testo, o per volontà dell'autore o più facilmente per intervento dell'editore, per essere poi rimessa in circolazione
- senza note tipografiche: priva dell'indicazione del luogo di stampa, del nome di stampatore o editore e di una data; spesso una versione di prova, stampata per verificarne la correttezza, o talora un'edizione pirata
ELZEVIRIANA: edizione pubblicata dalla famiglia di tipografi olandesi Elzevier fra il 16° e il 17° secolo
EMISSIONE: l'insieme degli esemplari di una edizione (o impressione) messi in vendita in una sola volta. Se restavano per lungo tempo invenduti, potevano anche ricevere un nuovo frontespizio con nuove note tipografiche ed essere rimessi in circolo come "nuova" edizione (emissioni successive; edizioni rinfrescate). Sono considerate emissioni diverse anche le emissioni simultanee, cioè che escono nello stesso anno con frontespizi differenziati, spesso perché condivise per la vendita fra due o più editori o librai che partecipano alle spese e sottoscrivono ciascuno una parte delle copie, apponendo il proprio nome accompagnato o no dalla marca che li distingue.
ESEMPLARE: il testo di un autore, stampato su carta e rilegato. Può essere:
- interfoliato: esemplare dove tra due fogli stampati sono state inserite due carte bianche
- intonso: esemplare ancora non rifliato al margine dei fogli, dunque mai letto
- marginoso: esemplare che ha larghi margini bianchi intorno al testo stampato ancora da rifilare, spesso con le "barbe" di carta ancora visibili
- membranaceo: esemplare scritto o stampato su pergamena
- mutilo: privo di parte del testo originale (spesso per cattiva conservazione)
- rifilato: quando, a seguito di una nuova legatura, i margini vengono parificati e rinnovati tagliandoli, talora con perdita di postille e altre note manoscritte o di possesso
FASCICOLO: il prodotto della piegatura del foglio già stampato su entrambi i lati, che unito agli altri in base alle segnature andrà a formare il libro.
FILIGRANA: disegno ottenuto grazie alla presenza di un filo metallico inserito nel telaio usato per la realizzazione dei fogli di carta, su cui la pasta si deposita in uno strato più sottile: a foglio asciutto è possibile vederne così in controluce la trama che può essere utile per identificare produttori e tipologie di carta prodotte.
FILONI: l'insieme dei fili metallici paralleli al lato corto del telaio su cui si stende la pasta che andrà a costituire il foglio di carta (vd. anche vergelle, con cui si incrociano)
FINALINO: il fregio o la figura (talvolta una vera e propria illustrazione) che orna la fine di un capitolo o dell'opera (vd. anche testatina).
FOGLIO: pezzo di carta di formato, spessore, dimensioni, materia e colore variabili per usi diversi.
FORMA TIPOGRAFICA: la matrice che, inchiostrata e pressata sul foglio grazie ad un torchio, darà vita al foglio stampato. Per la limitata disponibilità dei caratteri tipografici, le forme venivano disfatte una volta tirato il numero di copie ritenuto utile, quindi terminata un'impressione, se c'era bisogno di altre copie bisognava rifare le forme e procedere a una seconda impressione che dava vita a emissioni successive considerate come nuove edizioni, che necessitano di descrizioni diverse. Convenzionalmente si considera nuova emissione quella prodotta dalla ricomposizione di più della metà delle forme.
FORMATO: per i libri antichi il formato è basato sul numero di volte in cui il foglio stampato veniva piegato per ottenere i fascicoli che compongono il libro:
- In folio: (nessuna piegatura o una sola, oltre 38 cm)
- In 4°: (due piegature, tra i 28 e i 38 cm)
- In 8°: (tre piegature, tra i 20 e i 28 cm)
- In 16°: (quattro piegature, tra i 15 e i 20 cm)
- In 24°: (piegature parallele, tra i 10 e i 15 cm)
- etc. (in 32°, in 64°, in 128°)
FREGIO: ornamento, sia riferito alla legatura, sia riferito all'apparato illustrativo del testo (xilografico o inciso).
FRONTESPIZIO: pagina normalmente posta all'inizio del testo, che presenta le informazioni più complete sulla pubblicazione e sulle opere in essa contenute e che di solito reca il titolo più completo, una indicazione di responsabilità (Autore), nonché per intero o in parte l'indicazione di pubblicazione (note e marca tipografica).
- inciso: ottenuto non dalla stampa di una forma tipografica ma di una lastra incisa, in cui il titolo, il nome dell'autore e gli altri dati di stampa sono spesso inseriti in un contesto decorativo che rappresenta una scena, dei personaggi, un paesaggio
IMPRESSIONE: l'insieme delle copie di una edizione stampate in una sola volta (nell'epoca della stampa manuale spesso edizione e impressione coincidono).
INCUNABOLO: o incunabulo, libro stampato con la tecnica a caratteri mobili tra la metà del XV secolo e l'anno 1500 incluso. Generalmente gli incunaboli non presentano un frontespizio e hanno aspetto simile a un manoscritto.
NOTE: quei contrassegni per lo più grafici e manoscritti, ma anche a stampa e incollati (ex-libris, tasselli, etichette) o impressi (sigilli, stemmi, iniziali), presenti sui libri, grazie ai quali si può conoscere per esteso o in forma abbreviata il nome del/i proprietario/i del volume o dei suoi utilizzatori, in quale istituto o biblioteca sia stato presente e, spesso, anche in quale momento storico. Eccone una breve lista:
- annotazioni: tutti quegli appunti manoscritti (anche di più mani) che, aggiunti al testo nei margini o fra le linee lo correggono, lo integrano, lo spiegano, lo commentano; le annotazioni possono anche essere personali e riguardare fatti e avvenimenti della vita del proprietario del libro o indicarne il prezzo
- cartellini: per lo più incollati sulle controguardie o sui fogli di guardia, talora inseriti nel testo, possono testimonare del passaggio di un libro in una biblioteca, presso un legatore, o un libraio/antiquario, o indicarne il prezzo
- dedica di premio: dedica apposta su un libro donato a studenti che hanno vinto una gara scolastica, o superato un esame, o un concorso
- ex-dono: lat.: dono di; indicazione di dono cui segue il nome del donatore
- ex-libris: lat.: dai libri di; etichetta in carta, spesso con un motto e un'immagine simbolica, e affidata al'incisione di grandi artisti che reca il nome del possessore o la l'indicazione della provenienza. In base alle illustrazioni gli ex-libris si distinguono in araldici, epigrafici, monogrammatici e figurativi
- inserto: frammento, spesso cartaceo o di altro tipo, che si trova libero o legato all'interno del volume e può contribuire a comprenderne la provenienza
- manicula: disegno di una mano, in genere nel margine dei volumi, con l'indice teso a indicare passi rilevanti o punti significativi, tracciato dal proprietario o da uno dei lettori del volume
- notabilia: lat. cose notevoli; segni di attenzione costituiti da sottolineatura, o linee verticali, per segnalare passi di particolare interesse
- nota di possesso: indicazione manoscritta di proprietà del volume spesso espressa in latino al genitivo (di me...) e seguita talora da firma, luogo di acquisto data e prezzo; talora i nomi dei proprietari sono espressi con acronimi o monogrammi
- super libros: le decorazioni impresse sui piatti o il dorso delle legature che possono contenere uno stemma (vd. sotto) o il nome del proprietario, anche espresso in forma abbreviata (acronimi, monogrammi)
- tassello: piccolo ritaglio in genere rettangolare in carta, stoffa o altro materiale su cui può essere indicata una segnatura di collocazione (impressa o manoscritta o stampata) che per le sue specifiche caratteristiche può essere d'aiuto a ricostruire la provenienza di un volume
- timbro: disegno di forma generalmente tonda o ovale realizzato dallo strumento omonimo dopo essere stato passato su un tampone a inchiostro; i simboli, le legende, le immagini che lo caratterizzano possono aiutare e ricostruire la provenienza di un volume
OCCHIETTO: Recto della carta che precede generalmente il frontespizio o può sostituirlo, contenente il titolo, anche abbreviato, della pubblicazione.
PAGINAZIONE: l'operazione di numerare progressivamente (con una cifra romana, araba etc. posto nell'angolo superiore o inferiore o nel margine superiore o inferiore) de recto e del verso, tutte le carte di un libro a stampa o un manoscritto (vd. anche Cartulazione). Il numero delle pagine è il doppio del numero delle carte.
RECTO: la parte superiore di una carta; corrisponde in genere alle pagine dispari (vd. paginazione, verso).
RICHIAMO: le prime lettere iniziali della riga alla pagina seguente, riportate sotto l'ultima riga finale di ogni pagina.
SEGNATURA: lettere e/o numerali o segni stampati a piè di pagina sulla prima e di solito su alcune carte successive di ciascun fascicolo della pubblicazione per consentire di stampare, piegare il foglio e riunire i fascicoli correttamente. L'insieme di tutte le segnature puntualmente indicato nella descrizione bibliografica prende il nome di formula collazionale che permette di capire come il libro fu prodotto e assemblato. In altra accezione, equivalente di Collocazione, cioè l'indirizzo che il libro ha in biblioteca.
SOTTOSCRIZIONE: vd. colophon
STATO: variazione casuale all'interno di una pubblicazione che la distingue da altre copie nell'ambito della stessa impressione o emissione ma che non ha, nell'intenzione dell'editore, lo scopo di identificare le copie come un'unità discreta ed è causato dall'aggiunta di una dedica, di un fascicolo, di un colophon, da una variazione di data senza ricomposizione del frontespizio, da correzioni di errori rimasti dopo la correzione delle bozze, da errori di imposizione (edizione, impressione, emissione, variante).
STEMMA: o arma; insegne riportate sulla legatura e/o sui frontespizi dei volumi, e stanno a significare l'appartenza dei volumi a casati nobiliari o ordini ecclesiastici, istituti, stati, enti e può essere impresso sulla legatura (si parla quindi di legatura alle armi vd. super libros) o all'interno del volume (a seguito della dedica o patronato attribuito a personaggi potenti e di spicco vd. dedicatoria).
TAVOLA: pagina semplice interamente illustrata, nel testo quando la sua numerazione segue quella del testo e fuori testo quando ha una numerazione autonoma rispetto al testo, oppure non ce l'ha del tutto.
TESTATINA: fregio decorativo che si trova all'inizio di un testo o di una parte di questo (ad esempio all'inizio dei vari capitoli, o anche dei paragarafi ecc..). Spesso è lo stesso fregio usato per i finalini.
TITOLO CORRENTE: titolo, spesso abbreviato, della pubblicazione o di una sua parte, stampato in testa alle pagine.
VARIANTE: una o più copie che presentano variazioni bibliograficamente rilevanti rispetto ad altre copie della stessa edizione sia volute che involontarie. Il termine può riferirsi a impressione, emissione o stato.
VERGELLE: l'insieme dei fili metallici paralleli al lato lungo del telaio su cui si stende la pasta che andrà a costituire il foglio di carta (vd. anche filoni, con cui si incrociano).
VERSO: la parte inferiore di una carta, corrisponde in genere alle pagine pari (vd. paginazione, recto).
VIGNETTA: fregio con elementi floreali, inciso, utilizzato al principio od al fine dei libri, dei capitoli o delle pagine come elemento decorativo.
XILOGRAFIA: tecnica di realizzazione delle immagini attraverso matrici realizzate su legno (vd. calcografia).