Lo studioso

Gli interessi scientifici

Nel presentare la vastissima produzione di Bernardo Colombo, sono stati seguiti due criteri:
1. rispettare l'ampia articolazione di temi ma anche di approcci dei lavori – metodologia e ricerca empirica, implicazioni politiche delle dinamiche osservate, implicazioni etiche della ricerca e dei fenomeni allo studio – pur nell'unità di ispirazione concettuale;
2. ripercorrere lo sviluppo temporale dei suoi interessi nel lungo arco di vita scientifica.

La formazione culturale e scientifica

Ingresso Cattolica MilanoIngresso Università Cattolica di Milano (fonte: Wikipedia con licenza CC BY 4.0)

L'unitarietà della visione di Bernardo Colombo è fortemente segnata dall'esperienza milanese di provenienza − l'Università Cattolica, importante crogiòlo, nei primi anni Quaranta, di fermenti culturali, religiosi, politici – e, all'inizio degli anni Cinquanta, dal soggiorno a Princeton (New Jersey, USA), nell'Office of Population Research, centro interdisciplinare privilegiato di formazione e ricerca; e con l'opportunità, ampiamente sfruttata, di approfondimenti metodologici e sostanziali di statistica e biodemografia.

"Da questa matrice si dipartono due linee della sua attività e produzione: la ricerca scientifica, mirata non solo a descrivere, ad analizzare, ma anche a cercare di interpretare i fenomeni socialmente rilevanti; e il servizio civile attraverso istituzioni e associazioni". (U. Trivellato, Bernardo Colombo - un profilo biografico, in Bernardo Colombo. La lezione umana di un itinerario scientifico, a cura di P. De Sandre, F. Rossi, U. Trivellato, Milano, Vita e pensiero, 2014, p.XXIII).

Le caratteristiche della produzione scientifica

Princeton UniversityUniversity of Princeton, NJ, USA
(fonte: Wikipedia, con licenza CC BY-SA 2.0 de, autore David Goehring)

Tre aspetti principali caratterizzano la visione unitaria nella sua produzione:

  • l'oggetto dello studio: fin dall'inizio è attento alla metodologia statistica con aperture applicative diverse, ma rivolte prioritariamente alle dinamiche di popolazione, in particolare ai processi riproduttivi;
  • il metodo: l'osservazione e l'analisi per mettere a fuoco i singoli problemi di ricerca. Metodo di osservazione adeguato comporta fonti e qualità dei dati come base per la conoscenza dei fenomeni. Metodo di analisi significa uso di procedure funzionali alle esigenze conoscitive, utilizzando i progressi metodologici anche più complessi, in sinergia – se del caso – con specialisti della materia.
  • La collocazione dei processi di popolazione da studiare nel quadro storico e ambientale in cui sono inseriti, incluse le inevitabili interazioni politiche, e avendo consapevolezza delle implicazioni di valore etico sia dei comportamenti che delle politiche.

Tempi e temi della produzione scientifica

L'intera sua ricerca è segnata dall'intreccio tra svolgersi del tempo storico e del tempo biografico:

  • il dopoguerra, vissuto nel segno del cambiamento, senza negare apporti scientifici del passato ma sapendoli discriminare;
  • gli anni Sessanta-Settanta, nei quali concilia ricerca, didattica, impegni accademici, consulenze politiche, aggiornamenti religiosi, conferenze mondiali sulla popolazione;
  • gli anni Settanta e Ottanta, pur segnati da intralci di salute: la partecipazione alla nascita dell'Istituto di Ricerche sulla Popolazione del CNR, e al Comitato per problemi di popolazione presso la Presidenza del Consiglio;
  • gli ultimi decenni di vita, la sua seconda giovinezza, a pensione raggiunta, realizzando vecchi sogni di ricerca, temporaneamente sospesi.

Sulla base di questo duplice ordine di orientamenti – molteplicità di interessi e dimensione storico-biografica – la produzione scientifica può essere idealmente suddivisa in quattro parti: