A San Giorgio di Nogaro, la "Scuola medica da campo" costituisce un interessante tassello di storia della medicina militare. Tale istituzione, che prenderà successivamente il nome di Università Castrense, riprendendo la dicitura impiegata nel 1916 da Piero Giacosa, diventerà una vera e propria sezione dell'Ateneo di Padova, delegato all'organizzazione e alla gestione della scuola da parte del Ministero della guerra tra il 1916 e il 1917.
La creazione di una scuola da campo si spiega con la necessità di sopperire alla carenza di personale sanitario al fronte. Essa viene strutturata in una serie di corsi accelerati, da tenersi nel giro di pochi mesi, per preparare alla professione medica gli studenti di Medicina e chirurgia del V e VI anno che erano stati chiamati alle armi. Oltre alle materie previste dai consueti programmi, si aggiungono alcune rilevanti novità: Clinica chirurgica, Traumatologia di guerra, Protesi degli arti, oltre ad insegnamenti di logistica sanitaria.
La Scuola viene allestita presso il centro ospedaliero della Terza Armata di San Giorgio di Nogaro, sull'intuizione di Giuseppe Tusini, che ne sarà il direttore. I corsi occupavano 47 ore settimanali di frequenza obbligatoria, oltre ad esercitazioni pratiche e servizi ospedalieri.
Tra i vari ambienti localizzati nel territorio di San Giorgio di Nogaro, articolato come una sorta di campus universitario, vi sono delle aule, una sala studio, una biblioteca, delle mense e dei dormitori, ricavati in spazi preesistenti o in ambienti costruiti ex novo. All'interno del complesso, è significativa la creazione di un piccolo Museo anatomico di traumatologia di guerra, istituito dal titolare di Anatomia patologica Antonio Dionisi, con l'importante collaborazione di Gherardo Forni, poi responsabile del museo. La struttura era considerata uno strumento di documentazione scientifica di "reperti di guerra" e un utile supporto per gli studenti della Castrense.
Col decreto luogotenenziale del 26 novembre 1916, n. 1678, l'Ateneo di Padova è deputato alla gestione dell'Università Castrense; di conseguenza, tutti gli studenti provenienti dalle varie università del Regno d'Italia, riuniti nel cosiddetto Battaglione Universitario, sono iscritti d'ufficio all'Università patavina per seguire il corso per "aspiranti ufficiali medici".