Esplorazioni, viaggi e scoperte

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Con la fine del XV secolo i viaggi dall'Europa si intensificano e si fanno più lunghi aprendo la strada all'esplorazione e alla conquista commerciale del resto del mondo da parte degli stati europei. La scoperta di una terra del tutto sconosciuta, l'America, e l'apertura di una via per mare all'Asia circumnavigando l'Africa, portano in Europa nuove piante e animali da studiare e da utilizzare e fan partire un'opera colossale di colonizzazione e di trasformazione del vivere, in Occidente come nei paesi raggiunti. Gli orti botanici sono i luoghi dove le nuove specie botaniche vengono portate per lo studio e l'acclimatazione e da dove si propongono all'agricoltura.


Mappa del mondo Mappa del mondo, 1689 (da Wikimedia Commons)

Verranno introdotte nel vecchio mondo piante come il mais, il pomodoro e la patata. Nascerà una vera moda per l'esotico che porta, specie presso le classi sociali più elevate, al consumo del tabacco, della cioccolata, del caffè, del tè. Dalla canna si ha la disponibilità di un dolcificante come lo zucchero ma pure del rum. Da un'orchidea del Messico si riesce a produrre l'essenza di vaniglia, dolce e inebriante. Le piantagioni del cotone forniscono una fibra che nelle industrie europee diventa un nuovo tessuto più leggero, lavabile e da tingere con i nuovi colori arrivati anche loro dalle Americhe come il campeggio per il viola, l'indigofera per l'azzurro, la cocciniglia per il rosso.

Nel corso del XVII secolo inizia a diffondersi nelle classi agiate europee una sorta di primitivo turismo culturale, il Grand tour. Si riteneva essenziale per la formazione culturale ed umana della gioventù un viaggio nelle città e nei luoghi più importanti dal punto di vista artistico e storico del vecchio continente quasi un apprendimento pratico, un momento esperienziale. Nel Settecento questa pratica è diventata una vera istituzione, con una sua regolarità, quasi un dovere di classe. La meta privilegiata è l'Italia, luogo della civiltà classica, di quella rinascimentale, della bellezza e del clima salubre. Da parte italiana le capitali europee diventano mete per incontrare intellettuali di idee più avanzate o modelli politici particolari come quello parlamentare inglese.

Marsili vive a lungo, e con soddisfazione, a Firenze, a Parigi e a Londra. Partecipa alla vita culturale, si introduce nella società locale specie quella inglese, si aggrega alle Accademie. Acquista libri dedicati al mondo intero, splendidamente illustrati e ricchi di tavole e carte geografiche, che costituiscono una parte importante della sua raccolta: numerosi sono i volumi di argomento geografico, con particolare attenzione ai resoconti di viaggi ed esplorazioni, in parte rimasti presso la Biblioteca dell'Orto Botanico e in parte trasferiti alla Biblioteca Universitaria.

INDICE DELLA PAGINA

Pierre Belon, Les obseruations de plusieurs singularitez et choses memorables, trouuees en Grece, Asie, Iudée, Egypte, Arabie, & autres pays estranges... (1588)

Opera del naturalista francese Pierre Belon, pubblicato nel 1588 e quindi già antico al momento della sua acquisizione da parte di Marsili. Il testo è dedicato alle cose strane e particolari di Grecia, Asia, Giudea, Egitto, Arabia e altri paesi stranieri. Le illustrazioni di luoghi o animali inusuali, come la giraffa, son attorniate da note manoscritte, segno di un antico studio.


Belon Rappresentazione della città di Alessandria di Egitto contenuta nell'opera di Pierre Belon (da Phaidra)

Jan Huygen van Linschoten, Nauigatio ac itinerarium… in orientalem siue Lusitanorum India...(1599), Histoire de la nauigation… aux Indes Orientales… (1619)

L'olandese J. H. Linschoten, dopo aver lavorato per i portoghesi nei loro possedimenti di Goa in India darà alle stampe un'opera con cui renderà pubblica la loro via per mare all'Asia circumnavigando l'Africa attraverso carte geografiche particolareggiate e numerose tavole dedicate alla vita dei popoli incontrati. Il testo è presente nella biblioteca di Marsili in due edizioni diverse, una in lingua latina e una in lingua francese, con titolo diverso ma tavole molto simili.


LinschotenIllustrazione dalla Nauigatio ac itinerarium… (da Phaidra)


Linschoten Tavola dalla Histoire de la nauigation… (da Phaidra)

Simone Parlasca (a cura di), Il fiore della granadiglia, ouero della passione di Nostro Signore Giesù Christo… (1609)

Opera dedicata alla pianta esotica della passiflora, originaria del dell'America centro-meridionale. Si tratta di un testo di carattere religioso dove si esalta in poesia e nell'immagine, qui poi colorata a mano, il fiore della passiflora come simbolo della Passione di Cristo (corona di spine, lancia, chiodi, colonna, gocce di sangue).

Parlasca Parlasca Illustrazione e frontespizio de Il fiore della granadiglia (da Phaidra)

Johan Nieuhof, Legatio Batavica ad magnum Tartariae Chamum Sungteium… (1668)

Note di un'ambasceria olandese in Cina, con finissime tavole di paesaggi e di usi di un popolo lontano ed affascinante. Le descrizioni e le riproduzioni dell'Oriente incuriosiranno ed attireranno, provocando una vera moda della cineseria dalle porcellane, alle lacche, alle stoffe, agli elementi del giardino, agli arredi, alla decorazione in genere. E per chi non può permettersi il raro e costoso originale ecco gli oggetti in stile prodotti dagli artigiani europei, che si ispirano anche alle immagini presenti nei libri.


Nieuhof Una delle tavole contenute nell'opera di Johan Nieuhof (da Phaidra)

Antonio de Gouvea, Innocentia victrix (1671)

Volume rarissimo con la prefazione del gesuita Antonio de Gouvea (1575–1628), e prezioso in particolare per la stampa xilografica su fogli doppi di carta di riso piegati e incollati l'uno sull'altro, con testo in tre alfabeti cinesi (antico, moderno e corsivo), traslitterazione e traduzione in latino, in cui sono contenuti diversi memoriali presentati dai Gesuiti e la sentenza con cui l'Imperatore Kang-xi dichiarava liberi da ogni accusa loro rivolta i cristiani, intimando di rimettere in libertà i missionari imprigionati a Canton. Il libro prima di arrivare a Marsili, era appartenuto a Giacomo Recanati e poi a Giacomo Soranzo come documentano l'ex-libris rispettivamente e la nota di possesso manoscritta in testa al volume.

Richard Ligon, A true & exact history of the island of Barbadoes... (1673)

Opera di Richard Ligon, autore britannico che nel 1647, all'età di circa sessant'anni, lasciò la Gran Bretagna per cercare fortuna nel nuovo mondo. Alle isole Barbados, alle quali è dedicato questo volume, Ligon possedeva alcune piantagioni di canna da zucchero. L'opera contiene anche carte geografiche e presenta l'aspetto tipico dei libri inglesi.

Ligon Ligon Due tavole da A true & exact history of the island of Barbadoes (da Phaidra)

Bartolomeo Martini, Mons Baldus naturaliter figuratus (1708)

Viaggio non è soltanto raggiungere paesi esotici e lontani, ma anche esplorare zone che, se pur vicine, offrono elementi di grande interesse. Questo manoscritto testimonia la ricerca scientifica sulla ricca e peculiare flora del Monte Baldo, presso il lago di Garda. È un'opera in 4 volumi rilegati in due tomi, con più di 200 tavole dipinte opera dello speziale Bartolomeo Martini.

Martini Martini Due disegni del Mons Baldus naturaliter figuratus (da Phaidra)

Amedée François Frezier, Relation du voyage de la mer du Sud aux côtes du Chily et du Perou... (1716)

Il testo illustra gli usi del Sud America, come quello di bere il matè, bevanda stimolante preparata con le foglie verdi o tostate di Ilex paraguariensis, oggi considerata la bibita coloniale tradizionale per eccellenza e che si diffonde anche in Europa all'interno di quella "moda per l'esotico" tipica del Settecento. L'autore, ingegnere militare ed esploratore francese, compì un lungo viaggio lungo le coste sudamericane a seguito dell'esercito francese.

Engelbert Kaempfer, Histoire naturelle, civile, et ecclesiastique de l'empire du Japon... (1729)

Opera in due volumi dedicata al Giappone, pubblicata postuma sulla base degli appunti manoscritti del medico e naturalista tedesco Engelbert Kaempfer, qui in una versione in francese. Il testo, corredato da numerose immagini che illustrano diversi aspetti della civiltà giapponese del seicento, fu di grande importanza dal momento che, all'epoca, l'impero del Giappone era quanto più possibile chiuso a chi veniva da fuori. Gli stranieri, infatti, dovevano soggiornare solo in zone specifiche e non erano autorizzati a riportare in patria informazioni o disegni di edifici. Il secondo volume è di solo testo.



Frederick Calvert, Coelestes et inferi (1771)

Riedizione del curioso poemetto in latino Coelestes et inferi di Frederick Calvert settimo Lord Baltimore (1731–1771), discendente di quel George cui si devono la nascita del Maryland e della città di Baltimora: il poemetto che è presente nella raccolta anche nella traduzione italiana, è una sorta di viaggio ideale attraverso la storia e la geografia antica attraverso una carrellata di nomi, personaggi, eroi e divinità della storia della mitologia antica inseriti tra i versi con virtuosismo particolare. L'antiporta incisa rappresenta il Tempo, un vecchio barbuto che incorona la Fama mentre la Storia, una donna con carta e penna, immortala le vicende degne di nota sui libri. In apertura e conclusione di ciascun libro delle vignatte incise con paesaggi, scene di rovine, capricci e monumenti che compaiono, più in piccolo anche nel primo capolettera.

Pierre Sonnerat, Voyage a la nouvelle Guinée... (1776)

Resoconto del viaggio del naturalista ed esploratore francese Pierre Sonnerat nelle Molucche e nelle Filippine, durato quasi un anno. Fu il primo a descrivere alcune specie di piante (come ad esempio i chiodi di garofano e la noce moscata) e di uccelli, con un'attenzione particolare alle piante che potevano contribuire allo sviluppo economico delle colonie. Il delizioso antiporta ci fa vedere il naturalista-esploratore intento a ritrarre un pappagallo attorniato da indigeni amichevoli e dagli esemplari di animali da riportare in patria.