La Biblioteca

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La successione cronologica dei fatti, ricostruita dai documenti presi in esame, fa luce su quanto fosse vivo, fra gli studiosi dell'Ateneo, l'interesse per la preziosa biblioteca personale che Enrico Catellani aveva coltivato nel corso di tutta la sua vita.
L'Università di Padova viveva il difficilissimo periodo storico che stava tra l'armistizio e la Liberazione sotto il rettorato di Giuseppe Gola che, probabilmente tra molte difficoltà e supportato dallo studioso Anton Maria Bettanini, riuscì a compiere i passi giusti per portare in salvo i libri del giurista.


Ai fini della confisca dei beni ebraici (DL 4 gennaio 1944), il 19 febbraio 1944 due funzionari municipali effettuarono una ricognizione in casa Catellani in via Marsala 29b, redigendo un inventario di tutti i beni mobili, consegnati poi in custodia alla moglie Lina.
L'inventario è comprensivo della descrizione dell'importante biblioteca, dislocata in varie stanze; non è però mai stato trovato un elenco dei volumi.
Il 17 luglio 1944 i beni vennero effettivamente confiscati.


Dopo pochi mesi subentrò la morte dei coniugi Catellani. Il 4 gennaio 1945 morì la moglie Lina, il 7 gennaio Enrico.

Giuseppe Gola

 


É del 15 gennaio 1945 la minuta protocollata firmata dall'allora rettore dell'Università di Padova Giuseppe Gola, con comunicazione al Ministero Educazione Nazionale del decesso del prof. Enrico Catellani, nella quale: "Per accordi intervenuti con l'Ente per la amministrazione dei beni ebraici, la ricca biblioteca del prof. Catellani, è stata posta sotto sequestro ed affidata alla Facoltà di Scienze politiche di questa Università."

 

 

Il Rettore Giuseppe Gola (dalla collezione Phaidra Iconoteca dei botanici)

 

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Su concessione dell'Università degli Studi di Padova - Ufficio gestione documentale. Settore Archivio di Ateneo, professori di ruolo e incaricati cessati, Catellani Enrico, b. 2 fasc. 30 (cliccare sulle immagini per ingrandire).

 

All'epoca i locali della Facoltà di Scienze politiche si trovavano nel palazzo del Bo'.
Il 17 maggio 1945 il rettore uscente Giuseppe Gola scrisse alla Comunità ebraica in merito al decesso dei due coniugi Catellani, evidenziando che il prof. Enrico, da testamento conservato presso il notaio Piovan di Padova, lasciava i propri beni agli eredi legittimi. E quindi: “Si prega di far presente agli eredi che questo Ateneo sarebbe lieto di entrare in trattative per la cessione della biblioteca del defunto professore... “

 

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Su concessione dell'Università degli Studi di Padova - Ufficio gestione documentale. Settore Archivio di Ateneo, professori di ruolo e incaricati cessati, Catellani Enrico, b. 2 fasc. 30 (cliccare sulle immagini per ingrandire).

 

Tempestiva la risposta del 24 maggio 1945 da parte  della Comunità ebraica con comunicazione dell'identità degli eredi, tra cui Clotilde Levi Catellan in Limentani residente a Padova.


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Su concessione dell'Università degli Studi di Padova - Ufficio gestione documentale. Settore Archivio di Ateneo, professori di ruolo e incaricati cessati, Catellani Enrico, b. 2 fasc. 30 (cliccare sulle immagini per ingrandire).

 

Gli eredi furono d'accordo per la vendita della biblioteca e con lettera del 21 agosto 1945 Limentani chiese un elenco di libri appartenuti al giurista che si trovavano in deposito a Scienze Politiche; gli eredi sarebbero stati disposti a mandare una persona per fare l'elenco.

 

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Su concessione dell'Università degli Studi di Padova -  Ufficio gestione documentale. Settore Archivio di Ateneo, professori di ruolo e incaricati cessati, Catellani Enrico, b. 2 fasc. 30 (cliccare sulle immagini per ingrandire).

 

Il 25 agosto 1945 il nuovo Rettore Egidio Meneghetti comunicò che il personale che poteva eventualmente accogliere tale persona era in ferie. Ancora non si conosce l'esistenza di tale elenco, ma si sa che la trattativa andò a buon fine perché il Consiglio della Facoltà di Giurisprudenza, nell’adunanza del 29 maggio 1946, riconobbe l’importanza della biblioteca Catellani e ne autorizzò l'acquisto stabilendo in L. 200.000 il limite massimo di spesa: il preside Guicciardi comunicò di aver ottenuto tale importo dal Rettore Egidio Meneghetti a titolo di assegnazione straordinaria. Qualche mese dopo, nell'adunanza del 9 ottobre 1946 e a conclusione delle trattative con gli eredi, il Consiglio di Amministrazione - con l’approvazione del Rettore Presidente - assegnò all'Istituto di Diritto pubblico la cifra: la spesa gravò sul fondo messo a disposizione dal Governo Militare Alleato. Una minuta del Consiglio di Amministrazione del 19 dicembre 1946 prova l'avvenuto pagamento di una fattura di L. 208.000 agli eredi.


 

Egidio Meneghetti

Il Rettore Egidio Meneghetti (dalla collezione Phaidra Liberazione di Padova)

 

Da questo momento si perdono le tracce della biblioteca. Dove fu sistemata? e come?
Dalla documentazione si evince che inizialmente i libri furono collocati nei locali della Facoltà di Scienze Politiche, che si trovava al Bo' condividendo gli spazi con Giurisprudenza. Nel 1958 fu inaugurata la nuova sede della Facoltà di Scienze Politiche al terzo piano dello stesso palazzo, che ospitava anche la biblioteca afferente.

Nel 2010 si cominciò a sistemare il contenuto di alcuni scatoloni in cui era una parte della biblioteca originaria. Alcuni di questi scatoloni furono trovati nella sezione di Diritto Penale di Giurisprudenza, al terzo piano del palazzo Bo': gli stessi locali già occupati da Scienze politiche.
Vengono conteggiati circa 1500 volumi che, divisi per tipologia e in parte per materia, ora sono conservati in una stanza alla sezione di Diritto Internazionale, in corso di catalogazione.

 

libreria

 

libreria

 

Un'analisi parziale di alcuni registri d'ingresso e un controllo a campione nei cataloghi, ha evidenziato che molti altri volumi sono stati collocati negli scaffali della Biblioteca Centrale di Giurisprudenza.

Attualmente la ricerca a catalogo del sistema bibliotecario padovano per possessore Enrico Catellani, restituisce più di 1800 ricorrenze, ma la catalogazione e l'aggiornamento dei dati sono in corso.